Test psico-attitudinali per i docenti: valutazione con punteggio in ingresso e in itinere da parte di esperti ma senza strizzacervelli
Un test psico-attitudinale per gli insegnanti. La vittoria alle elezioni del centrodestra e la formazione del Governo formato dalla coalizione composta da Fdi, Forza Italia e Lega, ripropone un tema di cui proprio il partito di Salvini si era fatto portavoce in campagna elettorale.
Valutazioni in ingresso e in itinere
Una proposta che adesso che la Lega è al Governo insieme agli altri partiti della coalizione di centrodestra potrebbe trovare attuazione, se non nel breve periodo in cui l’esecutivo ha altre priorità, almeno nei primi mesi del prossimo anno. La Lega era stato uno dei partiti più attenti alla scuola per quel che riguarda i punti all’interno del programma. Uno di questi proponeva l’introduzione di test psico-attitudinali per gli insegnanti.
Una proposta spiegata nel dettaglio nel programma del partito guidato da Matteo Salvini: “Docenti formati in didattica generale e speciale, pedagogia generale e speciale rivolta ai bisogni educativi speciali, pedagogia sperimentale, didattica disciplinare, laboratori pedagogico-didattici, tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la didattica, con valutazione psico-attitudinale in ingresso e in itinere”.
Niente quiz come per il servizio di leva
Una proposta di cui ha parlato nel dettaglio a elezioni concluse anche Rossano Sasso, deputato della Lega, ad Orizzonte Scuola: “Noi abbiamo bisogno di professionisti, questa professione non si fa per vocazione, si fa perché si hanno le competenze, perché si vince un concorso”.
“Per il futuro, non è retroattivo, chi entra a scuola deve essere valutato da un punto di vista psico-attitudinale che non vuol dire un quiz come accadeva durante il servizio di leva. Io, invece, penso alla formazione obbligatoria, con una valutazione di un esposizione orale di un’unità didattica. Si deve fare anche una valutazione con esperti del settore, ma nessuno pensi a strizzacervelli o altro. Penso che la valutazione psico-attitudinale sia valutata anche da un punteggio”, ha spiegato l’ex sottosegretario.
Con tutte le richieste che vengono fatte agli insegnanti trovo indecente ,non certo fatto per dare prestigio alla figura di insegnante l’aumento di stipendio proposto