Organico Covid Ata: scuole in emergenza, plessi non possono aprire per mancanza del collaboratore scolastico
Serve ancora un grosso sforzo per superare la convinzione secondo cui l’unico personale scolastico davvero indispensabile per gli istituti sia quello docente. La pandemia, qualora ce ne fosse bisogno, ha messo in evidenza quanto sia imprescindibile la presenza di tutti gli elementi che collaborano in sinergia, e in questo quadro non può mancare il collaboratore scolastico.
Il rinnovo dell’organico covid
Elemento della scuola ancora ingiustamente messo in secondo piano, il che porta a una carenza di personale che si ripercuote sulla gestione quotidiana delle attività. Una problematica segnalata più volte dai dirigenti scolastici, che in piena pandemia quando non era certo il rinnovo dei contratti dell’organico covid ata, minacciarono addirittura di non aprire gli istituti o quantomeno di dover sospendere il tempo pieno.
“La scuola funziona quando ognuno è al proprio posto. L’importanza va a tutto campo: dal collaboratore scolastico al dirigente scolastico. Il mondo dell’istruzione riesce a funzionare quando l’attenzione è a 360° su tutti”. Lo ribadisce Elvira Serafini, segretario generale dello Snals, a Orizzonte Scuola.
Scuole in emergenza
Un tema che si intreccia a doppio filo con la conferma dell’organico Covid al momento in sospeso dopo la scadenza dei contratti lo scorso giugno: “È un’emergenza. Molti plessi non possono essere aperti oggi perché manca il collaboratore scolastico. Chiediamo il potenziamento dell’organico per far funzionare le scuole. I soldi del PNRR non possono essere destinati soltanto alle belle strutture, non possiamo avere delle scuole moderne senza organico. Ci batteremo per avere le soluzioni a questo grave problema. L’attenzione del sindacato è a tutto tondo” conclude.
Le risorse per il rinnovo dell’organico covid al momento sembrano molto difficili da reperire, e sull’agenda del nuovo ministero dell’istruzione inevitabilmente la questione perde di posizioni in confronto ad altri temi come il rinnovo del contratto scuola e l’aumento dello stipendio del personale scolastico, in attesa da diversi anni e ancora lontano da una risoluzione.
Il governo ci ha dimenticato. Si ricorderà di noi solo quando vorrà dei voti
Sono un ex dipendente COVID
Dal 1994 che ho presentato la prima domanda per entrare nelle scuole come collaboratore scolastico ed ora però mi ritrovo a 58 anni senza lavoro.
Vi chiedo di fare qualcosa anche per persone che come me che a 58 anni si ritrovano senza lavoro e che non è facile il rinserimento nel mondo del lavoro
Ho lavorato per poco tempo nelle scuole grazie all’agenzia interinale, tutti i giorni senza mai tirarmi indietro nonostante spesso cambiassi istituto e mi sono sempre trovata bene. Risultato? Hanno integrato quelle della cooperativa che sono passate sotto lo stato, lasciando noi a piedi. Fregatura? Ho 39 anni e non posso fare domanda perché non ho concluso gli studi e non sono arrivata a prendere il diploma. Ma a quanto pare anche se hai il diploma e fai la domanda Ata non ti chiamano, non cambia niente. Preferiscono stare con le scuole scoperte quando ci sono molte persone disposte a lavorare come collaboratore con o senza diploma. Che poi, per pulire ci vuole il diploma?