Test psicologici per i docenti: categoria sotto stress, aumento stipendi ma anche valutazione più accurata delle loro capacità
Qualora ce ne fosse bisogno, gli ultimi episodi come quello del professore provocato dall’alunno e poi colpevole di averlo colpito con un pugno, il tutto immortalato dal video di un altro studente, hanno testimoniato come la professione docenti sia sempre più difficile e stressante. O forse lo è sempre stata, con la differenza che oggi smartphone e social amplificano e testimoniano episodi in ogni caso gravissimi, cartina di tornasole di un rapporto docente-studenti in cui spesso manca il rispetto reciproco.
Valutazione degli insegnanti
Lavoro eccessivo, retribuzioni insufficienti, strutture fatiscenti contribuiscono ad alzare lo stress generale, senza dimenticare l’eredità di una pandemia che non può essere spazzata via da qualche settimana di semi normalità.
Per questo non sorprende più di tanto la proposta di un test psicologico e attitudinale da inserire nei meccanismi di valutazione degli insegnanti.
Test psicologici
Lo spiega al Tirreno Alessandro Artini, presidente ANP Toscana: “Per chi entra in classe e va in cattedra non basta avere dalla propria parte una perfetta conoscenza della materia. C’è bisogno di una buona dose di preparazione psicologica. In generale episodi come quelli accaduti in Toscana non sono ammissibili e in nessun caso giustificabili. I professori devono essere preparati ad affrontare professionalmente le continue provocazioni degli alunni. Prima di entrare in ruolo la persona andrebbe testata anche psicologicamente per non farla arrivare impreparata”.
Poi aggiunge: “La formazione professionale deve essere obbligatoria, non si può limitare agli aspetti nozionistici, ma deve inglobare anche le tecniche didattiche e gli strumenti per mantenere un equilibrio psicologico tale da affrontare qualsiasi difficoltà in classe”.
Revisione dell’accesso alla professione
Un tema che fa e farà certamente discutere, ma che rilancia un ambito più generale all’interno del quale si colloca e che si riferisce alla necessità di rivedere molti dei meccanismi obsoleti che regolamentano la professione docente e l’accesso ad essa.
Se è vero che la retribuzione docenti è insufficiente e necessita di adeguamenti, è altrettanto vero ce probabilmente andrà anche alzata la soglia di controllo di chi accede alla professione e ha una così grande responsabilità.
Ricordo che la scuola fino ad ora nei diversi decenni, ha funzionato con il solo personale docente e ata. Adesso mi sembra troppo offensivo nei confronti di chi negli anni e vari decenni si sono spesi per mandare avanti la scuola e far funzionare la macchina scolastica. Finiamola di definire come dei messia gli organici covid, come se senza di loro la scuola o i plessi non possono ne aprire ne funzionare ne andare avanti, sono pure Falsità e speculazioni sindacali e giornalistiche, sarebbe ora di cambiare disco e di finirla. Parliamo per esempio di aumentare gli stipendi in maniera considerevole e non con una mancetta di 150,00 € da fame che il personale scolastico tutto ha. Parliamo di cose serie e non offendeteci mortificandoci con gli organici covid, senza le quali alcuni sindacati e giornalisti asseriscono che la scuola è in ginocchio. Falsità.
Non si parla dei docenti di ruolo ingabbiati..
Come poter avere un’altra abilitazione o progredire nella carriera?
Tutti stressati,ma i BIDELLI CHE IN 4 DEVONO STAR DIETRO A TUTTI ALUNNI PROFESSORI SEGRETERIE , ARRIVO DI MATERIALE,ECC. LORO NON SONO STRESSATI,? SIAMO LA CATEGORIA PIÙ BISTRATTA DI TUTTI E CON 1000 EURO AL MESE CI SISTEMANO.