Rinnovo contratto scuola 2022: i più fortunati in busta paga troveranno 80€ netti in più
Ormai quasi quotidianamente gli esponenti del nuovo Governo di centrodestra stanno sottolineando come sia meglio essere realistici e non farsi troppe illusioni in merito alle cifre che potranno essere messe sul piatto dal ministero, tramite il Governo, per il rinnovo del contratto scuola relativamente alla parte che sancirà l’aumento degli stipendi degli insegnanti.
Un rinnovo oneroso per lo Stato
In tutto si tratta di un’operazione che smuove 3,5 miliardi, compresi gli arretrati che andranno versati per compensare il ritardo con cui il rinnovo verrà firmato, e che andranno sia a chi ancora lavora che a chi nel frattempo è andato n pensione.
Per rinnovare il contratto scuola serviranno 622,9 milioni per il 2019, 963 milioni per il 20220 e 2021,3 per il 2021, sulla base delle cifre attualmente messe sul piatto. Per pagare gli arretrati, serviranno, al lordo, oltre 5,6 miliardi e un peso effettivo sui saldi da 3,5 miliardi. Questo fa capire come auspicare sostanziali aumenti di budget da parte del governo, in un momento come questo in cui la priorità sono le bollette e il sostegno alle famiglie, diventa utopistico.
Il salario accessorio
Un minimo aiuto per mettere sul piatto cifre più consistenti potrebbe arrivare dai 340 milioni in più provenienti dal MOF. Nell’ambito del salario accessorio, è stato raggiunto l’accordo voluto dai sindacati, di spostare una parte della cifra prevista per il MOF al contratto scuola.
L’integrazione dell’atto di indirizzo, senza la quale non possono essere disponibili questi fondi per la valorizzazione del personale della scuola, circa 340 milioni, sta completando il suo iter ed è attualmente al MEF. Senza il via libera del MEF allo spostamento di queste cifre, sarà impossibile inserirle nel contratto.
Quanto in busta paga?
L’auspicio dei sindacati è integrare i 3,5 miliardi previsti per il rinnovo con gli oltre 300 milioni dal MOF. Ma va tenuto presente che si tratta di un budget che sposterebbe l’aumento degli stipendi di circa 15-20 euro in più. Non molti, ma comunque una parte che incide se li si aggiunge ai circa 50-60 euro netti in busta paga previsti come aumento base.