Economia e Fisco

Autocertificazione bonus 150 euro: facsimile Inps non serve per docenti e Ata, pagamento con emissione speciale a novembre

Non serve alcuna autocertificazione da parte del personale della scuola, docenti e personale Ata, per ricevere il bonus 150 euro. Il ministero non richiede alcuna documentazione per erogare il bonus che verrà pagato con lo stipendio di novembre in via automatica. Lo ha deciso il Governo nell’ambito del Decreto aiuti Ter mediante emendamento che esclude da tale onere i dipendenti pubblici.

Il facsimile dell’autocertificazione

Il chiarimento è stato necessario in seguito a un circolare Inps che faceva riferimento alla dichiarazione per ottenere il bonus da parte dei lavoratori dipendenti, allegando un facsimile.

Il decreto ha previsto che l’indennità di 150 euro sia riconosciuta “previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16” ha specificato l’INPS.

L’emendamento

In base all’emendamento approvato ieri, non serve alcuna autocertificazione per i dipendenti pubblici, emendamento che include anche il personale docente e ATA. L’emendamento 18.3 chiarisce – come riporta Flc Cgil – “che limitatamente ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni per le quali i servizi di pagamento delle retribuzioni del personale siano gestiti dal sistema informatico del Ministero dell’economia e delle finanze (NOIPA) i beneficiari dell’indennità sono individuati mediante apposite comunicazioni tra il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Istituto nazionale della previdenza sociale, nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di protezione dei dati personali. Pertanto per tali dipendenti non sussiste l’onere di rendere l’autodichiarazione prevista“.

L’emissione speciale per i beneficiari

Otterranno il bonus coloro i quali hanno una retribuzione imponibile, nella competenza del mese di novembre, non superiore a 1.538 euro.

Il pagamento è previsto per il mese di novembre, ma è possibile che come per il precedente e simile bonus da 200 euro, possa essere saldato con un’emissione speciale e non contestualmente al cedolino dello stipendio.