Pagamento arretrati docenti: nei prossimi giorni la firma sul contratto, i soldi in busta paga a gennaio-febbraio 2023
Filtra ottimismo dal confronto tenutosi oggi tra il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara e i sindacati della scuola per discutere del rinnovo del contratto scuola, con particolare attenzione all’aumento dello stipendio del personale scolastico e conseguente saldo degli arretrati per docenti e Ata. La riunione ha visto protagonisti rappresentanti ministeriali e le organizzazioni sindacali. Presente anche il presidente Aran, Antonio Naddeo.
La clausola chiave di tutto
Il dialogo prosegue sulla base di quanto anticipato nei giorni scorsi, ovvero la firma di un contratto ponte relativo alle cifre finora pattuite, ma con l’apposizione di una clausola impegnativa da parte del ministero per reperire nel corso del 2023 ulteriori fondi per aumentare gli stipendi.
Questo comporterebbe la necessità di bypassare per il momento la parte giuridica del contratto, da rivedere successivamente, per chiudere la parte economica prima di Natale. Ancora in ballo la questione dei 300 milioni di euro disponibili per la valorizzazione del personale scolastico.
Aumenti e arretrati a gennaio-febbraio 2023
Lo scopo è scongiurare il rinvio al prossimo anno che comporterebbe una trafila burocratica che porterebbe la firma a slittare al prossimo giugno. Per fare questo, però, non si potrà puntare sulle risorse eventuali che potrebbero essere stanziate con la manovra.
Se si riesce a firmare entro Natale, gli aumenti e gli arretrati arriverebbero a gennaio-febbraio 2023. Le cifre dell’aumento attualmente si attestano su 120 euro lordi di aumento, circa 50-60 euro netti in busta paga. Un accordo che di fatto era già stato proposto ai sindacati prima di agosto e che poteva portare alla firma del contratto ponte già oltre due mesi fa, ma che i sindacati quasi all’unanimità avevano rifiutato.