Vincolo triennale docenti neoassunti: ancora niente accordo per i neo-immessi in ruolo del 2022
Ancora tutto fermo per quel che riguarda la trattativa per la questione mobilità. Le energie principali del nuovo ministro dell’Istruzione sono concentrate sul rinnovo del contratto scuola con relativo aumento degli stipendi e saldo degli arretrati che secondo le ultime notizie potrebbero arrivare prima di Natale.
Il blocco dei trasferimenti
Per il resto la trattativa sulla mobilità sembra essere arrivata un punto fermo. La distanza con i sindacati sembra incolmabile per quel che riguarda il blocco dei trasferimenti per i neoassunti del 2022. Secondo i sindacati, si tratta di un blocco non applicabile perché riferito, come enunciato nell’art. 13 del decreto legislativo 59/2017, modificato dallo stesso dl 36/22, alle procedure concorsuali stabilite dallo stesso decreto.
Procedure concorsuali delle quali per il momento non c’è traccia ne notizia. Il nuovo contratto integrativo sulla mobilità è oggetto da diverse settimane della discussione tra amministrazione e sindacati, ma trovare un punto di incontro non sembra così scontato. L’ultimo incontro di qualche giorno fa non ha sortito gli effetti sperati in termini di avvicinamento delle posizioni.
La titolarità di sede
Il ministero vorrebbe avviare le operazioni dei trasferimenti entro il mese di febbraio. Ma prima andrà risolto il nodo relativo ai vincoli di mobilità. Sono scomparse dalla bozza presentata dall’amministrazione ai sindacati le parti inerenti la titolarità di sede dei docenti che si otteneva con il trasferimento.
Si parla adesso di durata biennale del contratto (a.s 2023/24 e 2024/25) e di nuovi blocchi di mobilità previsti dal Decreto-Legge 36/2022 per tutti i docenti neo immessi in ruolo a partire dall’anno scolastico 2022/23.
C’è poi anche un altro blocco, quello di 3 anni per tutti i docenti che per l’anno scolastico 2022/23 hanno ottenuto un trasferimento interprovinciale su qualunque sede espressa.