Scuola

Arretrati supplenti brevi: pagamento potrebbe arrivare sei mesi dopo la liquidazione rispetto al personale in servizio

Anche chi è andato in pensione negli ultimi tre anni ha diritto, in proporzione ai mesi lavorati, agli arretrati relativi all’aumento dello stipendio docenti che deriva dal rinnovo del contratto scuola. Per ricevere il pagamento, che è previsto per metà dicembre, è necessario che il conto corrente presente su NoiPA sia attivo.

Gli arretrati per chi è in pensione

Una eventualità da verificare soprattutto per chi è in pensione. Chi nel frattempo ha modificato le coordinate bancarie rispetto al periodo in cui prestava servizio presso la scuola, può modificarle o rivolgersi alle segreterie scolastiche oppure dalla Ragioneria Territoriale dello Stato competente per territorio.

Indispensabile che il nuovo eventuale conto corrente sia intestato al dipendente e non ad altre persone. Se si verifica questa eventualità, il bonifico viene stornato automaticamente dagli Istituti Bancari.

NoiPa paga gli arretrati a partire dall’importo minimo di un euro. Arretrati anche per i supplenti brevi, ovvero coloro i quali hanno prestato servizio su malattia, maternità o covid.

I calcoli degli arretrati

Per loro, se si ripete la procedura del precedente contratto, il pagamento potrebbe avvenire sei mesi dopo quello effettuato nei confronti del personale in servizio, in attesa che il Ministero dell’Istruzione deve mettere a disposizione i fondi nei capitoli dedicati.

I calcoli degli arretrati sono stati effettuati ad aliquota media presunta fino al 31 dicembre 2021 e ad aliquota massima presunta per l’anno 2022.

Saranno rivalutate negli arretrati anche le eventuali ore eccedenti (istituzionali, su spezzoni di cattedra o alternative alla religione cattolica) effettuate dal 2019 in poi. Gli arretrati non spettano per i periodi aspettativa o sospensione dal lavoro.

Nel 2023 nuove risorse

l ministero si è impegnato nel 2023 a reperire ulteriori risorse. Inoltre, il contratto scuola andrà discusso per la parte che riguarda le modifiche della normativa e della parte giuridica, messe da parte in questa prima fase di contrattazione in cui si è voluto dare precedenza alla parte economica con gli aumenti degli stipendi e il pagamento degli arretrati.