Arretrati personale Ata: ancora nessun distinguo tra contratti al 31 agosto e 30 giugno e contratti di supplenza temporanea
Il rinnovo del contratto scuola, con aumento degli stipendi e pagamento degli arretrati, si riferisce a tutto il personale scolastico, dunque sia ai docenti che al personale Ata a ai Dsga. Gli aumenti differiscono da lavoratore a lavoratore, a seconda della propria posizione lavorativa.
Gli arretrati Ata
Non solo: il calcolo degli arretrati, considerato che spettano anche a lavoratori precari e pensionati, dipende dal periodo effettivamente lavorato negli anni di vacanza contrattuale e dal momento in cui si è andati in pensione. Impossibile dunque effettuare un calcolo univoco per tutti.
Un calcolo indicativo per quel che riguarda gli arretrati per gli ATA, indica che andranno dai 1.200 euro netti dei collaboratori scolastici tra 0 e 8 anni di servizio, ai 2.550 per i DSGA con servizio dai 35 anni in su. Ma ogni situazione va calcolata, come detto individualmente.
Distinzione tra contratti al 31 agosto e 30 giugno
Come detto, dopo il rinnovo del contratto e la firma da parte di ministero e sindacati, molti sono stati i dubbi circa i beneficiari di aumenti e arretrati. Ma a stretto giro di posta sono arrivate le rassicurazioni dei sindacati circa il fatto che gli arretrati contrattuali per il triennio 01/01/2019 -/31/12/2021 saranno corrisposti a tutto il personale docente e Ata. Ne hanno diritto anche coloro i quali hanno contratto a tempo determinato, in proporzione ai mesi lavorati nel periodo indicato.
Ulteriori indicazioni andranno invece fornite per quel che riguarda l’eventuale distinzione tra contratti al 31 agosto e 30 giugno e contratti di supplenza temporanea stipulati in quel periodo. Si attendono precisazioni in merito.
Aumento per i pensionati
Come detto avranno diritto sia ad aumenti che ad arretrati coloro che nel frattempo sono andati in pensione se negli anni cui fa riferimento il contratto rinnovato hanno prestato servizio.