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Da quando entrano in vigore i 60 CFU: l’alternativa all’abilitazione è il requisito di 3 anni di servizio nella scuola statale

Tra i prossimi passi del ministero, dopo aver sbloccato l’importantissima questione del rinnovo contratto scuola, c’è la definizione delle ultime questioni inerenti la riforma del reclutamento docenti, lasciata in sospeso dal precedente Governo.

I 60 crediti universitari

Uno dei passi più importanti da compiere in questo senso è senza dubbio procedere con i decreti attuativi che consentano di definire la parte relativa al percorso di abilitazione da 60 CFU previsto dalla riforma. Sembrava tutto fatto per quel che concerne l’offerta formativa corrispondente a 60 crediti universitari o accademici necessari per la formazione iniziale, ma poi la procedura non è stata completata.

Il nuovo Ministro dell’istruzione e del Merito Valditara ha in ogni caso elogiato la filosofia alla base della riforma, lasciando intendere che potrebbero esserci limature ma non rivoluzioni.

Stabilizzazione dei docenti

Ci sono però alcuni aspetti fondamentali da definire. Il primo riguarda il tipo di contenuti e struttura dell’offerta formativa che si andrà a proporre. Ci sarà poi da gestire la questione inerente i costi dei master e la possibilità, già ipotizzata, di prezzi calmierati che possano uniformare la spesa a livello nazionale e non gravare troppo sulle tasche degli aspiranti docenti.

E poi c’è da capire se verrà confermato il numero chiuso per l’accesso agli stessi master: il precedente ministero aveva spiegato di voler procedere con accessi proporzionati al numero di docenti che si possono poi stabilizzare.

La prova scritta

Dovrebbe essere confermato il fatto che nell’ambito dei 60 CFU sarà comunque riconosciuta la validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento.

Il sistema del nuovo reclutamento e formazione iniziale degli insegnanti, dal 1 gennaio 2025, se non ci saranno sostanziali rivoluzioni da parte del nuovo ministero prevede la partecipazione a percorsi abilitanti da 60 CFU, con prova scritta e lezione simulata. La prova scritta sarà costituita da un’analisi critica del tirocinio scolastico effettuato durante il percorso.

Partecipazione senza abilitazione

L’alternativa all’abilitazione è il requisito di 3 anni di servizio nella scuola statale, nei cinque anni precedenti, di cui almeno 1 nella classe di concorso. Chi partecipa al concorso con l’abilitazione e lo vince c’è l’assunzione a tempo indeterminato. Chi partecipa senza abilitazione con il requisito di servizio deve sottoscrivere un contratto annuale di supplenza (31 agosto) comprensivo di percorso formativo da 30 CFU. In caso di superamento dello stesso, scatta l’assunzione con contratto a tempo indeterminato.