Scuola

Mobilità docenti 2023: blocco di 3 anni per tutti i docenti che per l’anno scolastico 2022/23 hanno ottenuto un trasferimento interprovinciale su qualunque sede espressa

Ancora da definire la situazione relativa alla revisione del contratto di mobilità 2022-25 del personale docente, educativo e ATA. Se l’aumento degli stipendi docenti e il saldo degli arretrati ha di fatto sbloccato la situazione relativa al rinnovo del contratto scuola, con ancora molto da fare per quel che concerne la parte giuridica e normativa, per la questione mobilità serviranno ancora altri incontri.

Applicazione dell’obbligo triennale

Uno dei punti più complessi sui quali confrontarsi riguarda l’applicazione dell’obbligo triennale di permanenza per i docenti neoassunti. Non ci sono ancora punti di incontro, ma il dialogo prosegue e si intravede un accordo finale.

Il ministero punta a far decorrere il DL 36/2022 ai docenti neoassunti già dall’a.s.2022/23 indipendentemente dal canale di reclutamento. Ma c’è maggiore apertura rispetto al passato.

Principio del referente unico

C’è da discutere l’aspetto inerente l’accesso o meno alla mobilità per i docenti neo-assunti. Ma si dovrà discutere anche dell’eliminazione del principio del referente unico nell’assistenza a disabile grave L.104/92. Una questione che implica la modifica delle disposizioni in materia di precedenze.

Tutto o quasi passa dai vincoli di mobilità. Nell’ultima bozza visionata dai sindacati è venuta meno la parte inerente la titolarità di sede dei docenti che si otteneva con il trasferimento. Via libera alla durata biennale del contratto (a.s 2023/24 e 2024/25) e i nuovi blocchi di mobilità previsti dal Decreto-Legge 36/2022 per tutti i docenti neo immessi in ruolo a partire dall’anno scolastico 2022/23.

Blocco dei trasferimenti

C’è anche la possibilità di un altro blocco, quello di 3 anni per tutti i docenti che per l’anno scolastico 2022/23 hanno ottenuto un trasferimento interprovinciale su qualunque sede espressa.

Su questo punto si stanno incontrando le difficoltà maggiori: per i sindacati il blocco dei trasferimenti per i neoassunti del 2022, non è applicabile perché è riferito alle procedure concorsuali stabilite dallo stesso decreto che non sono state ancora avviate.

Non è ancora arrivato il sì da parte del ministero, ma la sensazione è che ci sia maggiore apertura rispetto al passato.