Scuola

Stabilizzazione precari scuola: saltano le 70mila assunzioni del Pnrr se l’Ue non concederà una proroga

Non sarà semplice raggiungere nei tempi prestabiliti gli obiettivi, in termini di assunzioni di nuovi docenti, che si era prefissata la nuova riforma del reclutamento voluta dal precedente ministero e di fatto lasciata a metà per la crisi di Governo che ha portato alle dimissioni di tutto l’esecutivo.

70mila assunzioni a rischio

Il nuovo ministero del Governo di centrodestra Meloni ha di fatto confermato la bontà dell’impianto pensato dal Ministro Bianchi, ma il nuovo reclutamento e piano di formazione previsto dalla legge 79/2022, la riforma Bianchi legata al Pnrr, difficilmente potrà rispettare i tempi ipotizzati al momento della sua ideazione.

L’obiettivo, ambizioso, che era stato fissato dal ministero presieduto da Bianchi era quello di raggiungere il risultato di 70 mila assunti entro il 2024. Secondo il nuovo ministero, sarà difficile rispettare i tempi tecnici prefissati dal momento che non è ancora stato perfezionato il Dpcm che regola la formazione e abilitazione dei nuovi insegnanti.

Ritardo nelle riforme del Pnrr

Il che porta alla possibilità di richiedere una proroga a Bruxelles. Questo almeno nei programmi del Ministro dell’Istruzione e del Merito che ha ammesso come ci sia un ritardo con le riforme del Pnrr. Più probabile che l’attuale Governo riesca a rispettare le scadenze per quel che concerne l’orientamento e il dimensionamento scolastico. Scadenza fissata a fine anno. Per quanto riguarda il reclutamento diventa più difficile.

L’obiettivo di 70 mila nuovi assunti in ruolo a questo punto è a rischio. In tutto ciò c’è anche da ricordare che l’Europa ha specificato che solo una minima parte di questi 70 mila potrà provenire da precari con esperienza assunti con procedure riservate.

I 60 Cfu per l’abilitazione

Presupposto fondamentale sarà procedere con il decreto attuativo che doveva regolamentare, prima dell’estate, la procedura inerente i 60 crediti formativi universitari o accademici necessari per la formazione iniziale e l’abilitazione. Decreto attuativo del quale non si è più avuta alcuna notizia.