Scuola

Tfa sostegno VIII ciclo quando uscirà: richiesta l’attivazione di corsi a distanza per chi già lavora

L’attenzione del mondo della scuola per il settore del sostegno, in crisi nell’ultimo periodo anche in virtù di una profonda carenza di docenti specializzati e di un’errata gestione dell’assegnazione delle cattedre, come emerso in occasione delle graduatorie incrociate predisposte nell’ambito dell’informatizzazione nomine supplenze, si concentra sul nuovo sistema di graduatorie regionali e sull’attesissimo VIII ciclo del TFA sostegno.

La questione del numero chiuso

I candidati sono tanti e i posti sempre troppo pochi, sia rispetto alle richieste che rispetto alle esigenze di studenti, scuole e famiglie. In ogni caso, l’unica certezza è che in attesa di eventuali modifiche del nuovo Governo (la Lega si era sempre spesa manifestando la sua contrarietà al numero chiuso che rischia di essere esteso anche ai master abilitativi riservati a chi vuole ottenere i 60 Cfu previsti dalla riforma del reclutamento) i docenti interessati avranno a che fare con le prove preselettive, scritte e orali previste per accedere al corso di formazione.

La curiosità è tutta per conoscere le date esatte di svolgimento degli stessi. In tal senso sarà illuminante la pubblicazione del Decreto Ministeriale che consentirà agli Atenei di avviare la procedura. Va ricordato che in molte Università è ancora in corso il VII ciclo del tirocinio formativo attivo.

Esigenza per i fuori sede

A questo proposito, in questi giorni i corsisti che nel frattempo hanno ottenuto un incarico e hanno difficoltà a conciliare le esigenze lavorative con quelle del corso, hanno fatto richiesta alla Ministra Bernini per chiedere la possibilità di attivare il corso a distanza, in concomitanza con quelli in presenza. Un’esigenza specifica per quelli che lavorano fuori sede e lontano dalla propria residenza e dall’Ateneo in cui si svolge il TFA.

Una richiesta che si basa sul diritto di coniugare il diritto alla formazione con il diritto al lavoro. Una procedura che seguirebbe quella già attivata per il V e VI ciclo, quando furono attivati dei corsi a distanza. Una decisione presa ai tempi della pandemia ma che potrebbe essere replicata e nuovamente attivata per estensione.