Concorso straordinario bis: sorprende il mancato scorrimento della graduatoria, senza vincitore il posto resta vacante
Può presentare diverse sfaccettature l’assegnazione degli incarichi relativi al concorso straordinario bis. Una di queste, riguarda la possibilità che il vincitore del concorso straordinario bis rinunci al posto a lui riservato. Al contrario di quel che si potrebbe pensare, però, in questo caso il posto rimane vuoto. Questo perchè in questo caso la procedura non contempla lo scorrimento della graduatoria.
La clausola risolutiva
In generale, i posti tenuti caldi dai supplenti in attesa dell’assegnazione degli incarichi per i vincitori del concorso sono assegnati con supplenza caratterizzata dalla cosiddetta clausola risolutiva. La clausola comporta l’annullamento improvviso del contratto del supplente nel momento in cui il titolare di cattedra è pronto a occupare il suo posto.
Le casistiche
La cattedra riservata ai vincitori del concorso diventa disponibile una volta che viene espletata tutta la procedura che consente poi di ottenere il ruolo. Nel frattempo le cattedre sono assegnate ai supplenti con clausola risolutiva dall’USR che ha provveduto ad accantonare a loro favore, in attesa dell’espletamento del concorso.
Può capitare che i vincitori del concorso straordinario bis decidano di non assumere servizio. Può capitare ad esempio che il vincitore del concorso straordinario bis mantenga la supplenza già in corso.
Può anche capitare che il vincitore del concorso straordinario bis rinunci al posto a lui riservato. In questo caso il posto rimane vuoto dal momento che la procedura non contempla lo scorrimento della graduatoria.
Può infine accadere che il vincitore del concorso straordinario bis assuma servizio ma chieda part time. In questo caso bisogna attribuire il posto spettante al vincitore del concorso straordinario ma di fatto rimasto vuoto per l’anno scolastico 2022/23.
La continuità didattica
Se questo si verifica, è possibile lasciare sul posto già occupato il supplente con contratto con clausola risolutiva. Lo scopo di questa procedura è non interrompere il rapporto di lavoro con il docente in cattedra, per chiamarne un altro. Questo comporterebbe infatti una discontinuità didattica che si preferisce scongiurare.