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Doppio canale di reclutamento: unica strada per i diplomati magistrali che incassano una nuova cattiva notizia

Succede di rado di poter dare una buona notizia per quel che riguarda i Diplomati Magistrali, è purtroppo questa volta non fa eccezione. Sono ormai troppi i ricorsi non accolti per sperare in una inversione di tendenza nella valutazione della loro condizione sia da parte del ministero che da parte dei giudici.

In attesa del doppio canale di reclutamento

L’unica speranza resta per loro una attenzione particolare da parte del nuovo ministero che potrebbe ripristinare il doppio canale di reclutamento. L’opposizione attualmente al Governo ne ha parlato molto, ma per ora non ci sono segnali.

Intanto continuano le sentenze a sfavore dei diplomati magistrali, per i quali oltre il danno si aggiunge la beffa di dover pagare anche le spese legali.

Questa la situazione a quasi dieci anni dai primi ricorsi avviati al Tar e al tribunale del lavoro. Per i diplomati magistrali che hanno fatto ricorso, quasi sempre sono arrivate sentenze negative e pochissimi di loro sono stati confermati in ruolo.

Licenziati e depennati dalle Gae

La condizione naturale è sempre stata quella di essere licenziati e depennati dalle Gae, restando nel limbo della precarietà. Non hanno aiutato in questo senso le due adunanze plenarie del Consiglio di Stato.

E così per molti diplomati magistrali l’unica strada è stata quella di tentare i concorsi per provare a essere immessi in ruolo.

Oltre al danno la beffa

Come detto chi ha perso il ricorso in tribunale si vede anche costretto a dover pagare le spese legali e giudiziarie in virtù della sconfitta nel ricorso. Cifre non esorbitanti, ma che a livello simbolico costituiscono una beffa che si aggiunge al danno di essere da anni in un limbo. Il tutto in attesa che possa essere ripristinato il doppio canale di reclutamento dal nuovo Governo.