Errori algoritmo supplenze: assegnato incarico a docente disoccupata, era stata esclusa ingiustamente
Ancora una sentenza da parte della giustizia che mette in discussione il funzionamento dell’algoritmo e dà ragione a quanti, sindacati in primis, hanno sostenuto presso il ministero che qualcosa non ha funzionato nel conferimento delle supplenze.
Mancata assegnazione dell’incarico
L’ultima ordinanza di un tribunale in questo senso arriva direttamente da Cagliari, dove un giudice ha deciso di dare ragione ad una docente ricorrente sostenuta dalla Federazione UIL Scuola Rua di Cagliari.
Il ricorso nasce dalla mancata assegnazione dell’incarico a tempo determinato su posto di sostegno dalle graduatorie provinciali per le supplenze, per le quali risultava in turno di nomina per l’anno scolastico di riferimento.
Le impostazioni dell’algoritmo
Il giudice con la sua ordinanza ha di fatto sconfessato la correttezza del funzionamento dell’algoritmo nella parte che non prevede l’assegnazione di supplenze in turni successivi di nomina ai candidati collocati con il miglior punteggio. L’algoritmo, per come è stato impostato, riparte dall’ultimo nominato con punteggio inferiore.
Rinuncia alla sede, non alla procedura
Il ministero e gli uffici scolastici, nell’assicurare la correttezza del funzionamento dell’algoritmo, hanno puntato sugli errori compiuti dai candidati al momento dell’espressione delle scelte in fase di presentazione della domanda, ma secondo il giudice la rinuncia ad una o più sedi non presenti nel turno di nomina al quale si partecipa non può essere giustificazione plausibile per non avere il diritto di partecipare alla procedura. Secondo il giudice infatti vale il principio secondo cui nella domanda infatti si è rinunciato ad una sede, non alla procedura.