Proroga organico Covid Ata: si apre uno spiraglio per il rinnovo dei contratti, ma cambierebbe nome
Si torna a parlare della possibilità di ripristinare l’organico Covid, con una proroga che per il momento è stata negata dal ministero dopo la fine dello stato di emergenze e la scadenza dei contratti dello scorso giugno. I sindacati tornano alla carica anche se questa volta l’organico in questione potrebbe cambiare nome, ma la sostanza sarebbe la stessa.
Organico aggiuntivo Pnrr
“Chiediamo un organico aggiuntivo PNRR. Non bisogna più chiamarlo organico Covid, ma bisogna qualificarlo come organico funzionale alla progettazione, organizzazione e attuazione del PNRR”. Lo annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda in una diretta Facebook una dei punti dei 40 emendamenti alla Legge di bilancio 2023 inviati dal Sindacato alla V Commissione Bilancio della Camera dei deputati.
Risorse aggiuntive per la scuola
“Lo abbiamo già detto a un incontro a Palazzo Chigi, al premier Meloni. Queste risorse devono essere prese dal PNRR. L’investimento 1.3 della missione 4 del PNRR deve essere interpretata con risorse aggiuntive alla scuola e non con tagli. L’articolo della Legge di bilancio che vede la soppressione di 600 sedi di presidenza, deve essere sostituito con un articolo che vada a dare alle attuali 600 scuole normo dimensionate un preside, un Dsga e quindi un collaboratore scolastico. Le scuole devono avere più autonomia nella misura in cui devono avere un preside, un Dsga, e non avere accorpamenti e reggenze” sottolinea Pacifico.
Attivazione dei passaggi verticali
Il tema riguarda in particolare gli organici ATA, del quale si è parlato nella proposta dell’Aran sul rinnovo del CCNL scompaiono i profili As e C, “Noi invece vorremmo che venissero attivati dopo 35 anni, si tratterebbe di 20 mila posti in più per il personale ATA. E poi vorremmo che ci fosse un assistente tecnico per ogni istituto comprensivo, quindi vorremmo 3000 posti in più per gli AT“.
“Servono i soldi per valorizzazione i Dsga, attivare i passaggi verticali. E non dimentichiamo i buoni pasto e la carta formazione (500 euro attualmente destinata solo ai docenti) anche per gli ATA” conclude Pacifico.
Sono un ATA in graduatoria dal 2008 ma siccome famiglia non sono stata fuori per i 24 mesi purtroppo mi vedo scavalcato da tanti,l’anno scorso ho potuto lavorare grazie ai contratti covid, ma sembra che quest’anno tutto è fermo e noi purtroppo speriamo a nuove proposte dello stato e intanto non si lavora.Ma com’è possobbile che per la scuola non ci sono mai soldi.E noi che abbiamo lavorato l’anno scorso quest’anno forse non mangiamo?. Grazie