Sciopero scuola 16 dicembre 2022: si comincia da lunedì 12 e si prosegue tutta la settimana
Finale di anno scolastico prima delle feste di Natale contrassegnato dagli scioperi. Il rinnovo del contratto scuola e il pagamento prima di fine anno degli arretrati per il personale scolastico non è sufficiente a rinsaldare il rapporto tra sindacati e ministero.
Le richieste dei sindacati
E allora CGIL e UIL proclamano scioperi dal 12 al 16 dicembre 2022 in varie regioni italiane. A far propendere i sindacati per la necessità di manifestare contro il Governo i contenuti della legge di Bilancio che viene giudicata deficitaria sotto molti punti di vista, a cominciare dagli interventi presi nei confronti del mondo del lavoro. I sindacati chiedono maggiori tutele nei confronti dei lavoratori.
Nello specifico, i sindacati chiedono ulteriori aumenti degli stipendi, ritenendo insufficienti quelli ottenuti con il rinnovo del contratto scuola. I sindacati chiedono di detassare gli aumenti dei contratti nazionali, portando la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità, e introducendo un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione (cosiddetto recupero del drenaggio fiscale).
La piaga del precariato
Altro punto sul quale i sindacati spingono è quello inerente la necessità di maggiori tutele nei confronti di tutte le forme di lavoro, assegnando ai CCNL un valore generale, sancendo così anche un salario minimo e diritti normativi universali.
Tra i motivi di protesta, la necessità di eliminare le forme di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo. I sindacati chiedono anche che venga messa a punto con urgenza una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività.
Tra gli altri aspetti sui quali si insiste, tassazione degli extraprofitti che generi risorse per un contributo straordinario di solidarietà, rivalutazione delle pensioni, risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità che ha affrontato e sta affrontando gli effetti drammatici della pandemia, cancellazione della legge Fornero e introduzione di: uscita flessibile dal lavoro a partire dai 62 anni, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue e “povere”, il riconoscimento del lavoro di cura, il riconoscimento delle differenze di genere, l’uscita con 41 anni di contributi.
Le date regione per regione
Lo sciopero riguarderà un po’ tutte le regioni, con calendarizzazione diversa:
Calabria lunedì 12 dicembre
Sicilia e Umbria martedì 13 dicembre
Puglia giovedì 14 dicembre
Trentino, Valle d’Aosta e Veneto 14 dicembre
Abruzzo, Marche e Piemonte giovedì 15 dicembre
Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio il 16 dicembre.