Supplenti annuali: risarcimento per abuso di contratti pari a uno stipendio in più per ogni anno di supplenza fino a un massimo di 12 mensilità
Tempo di bilanci con l’avvicinarsi della fine del 2022. Il rinnovo del contratto scuola riesce solo parzialmente a ridurre la sensazione di abbandono in cui versa il mondo della scuola, e che il nuovo ministero dovrà provare a sanare. La piaga del precariato resta una delle più difficili da combattere.
Numeri preoccupanti
I sindacati indicano la strada e sottolineano le criticità: “Con mezzo milione di docenti precari che hanno svolto oltre tre anni di servizio svolti, ci permettiamo il lusso di assumerne pochissimi e di arrivare a sottoscrivere in due mesi quasi 220mila contratti annuali, in violazione della Direttiva UE 70/99, come accaduto all’inizio del corrente anno scolastico, con la maggior parte dei contratti a termine stipulati per coprire un posto vacante, la metà dei quali pure di sostegno in deroga a personale privo del titolo di specializzazione”.
I numeri sugli insegnanti precari sono impietosi: 16.169 sono quelli ancora presenti nelle storiche GAE; 122.520 sono i precari inseriti in prima fascia GPS; 360.999 sono candidati inseriti nella seconda fascia delle GPS, le Graduatorie provinciali per le supplenze, che hanno insegnato per più di tre anni negli ultimi undici e che quindi avrebbero pieno titolo ad essere immessi in ruolo. In totale sono oltre i 500 mila precari accertati.
Risarcimento per abuso di contratti a termine
I supplenti annuali o al termine delle attività didattica ma senza titolare hanno diritto ad un risarcimento per l’abuso dei contratti a termine pari mediamente a uno stipendio in più per ogni anno di supplenza fino a un massimo di 12 mensilità. Tramite ricorso, è possibile ottenere anche il pagamento degli scatti di anzianità, le mensilità estive (luglio e agosto) non retribuite, il pagamento delle ferie non godute e della Carta del docente da 500 euro riservata dalla Buona Scuola solo a chi è di ruolo.
I giudici iniziano anche a riconoscere la possibilità di recuperare Rpd e Cia per i supplenti brevi e saltuari che fanno ricorso con una media pari a 30 mila euro per il costo di un ricorso perso dallo Stato dinanzi al Tribunale del Lavoro.
Presentato nel frattempo un emendamento che Anief per rivedere la fase transitoria di reclutamento del PNRR, mentre proseguono i ricorsi per risarcimento per mancata immissione in ruolo dopo tre anni di supplenze.
Ma il personale ata collaboratore scolastico non ha diritto a essere messo in ruolo dopo tanti anni di supplenze e da 4anni solo contratto annuale ?