Aumento stipendio docenti: a gennaio altri 150 euro di aumento o sarà scontro con il Governo
In attesa del pagamento degli arretrati relativi al rinnovo del contratto scuola, i sindacati pressano il ministero. E quindi indirettamente il Governo, affinchè non perda di vista che l’accordo raggiunto in tempo di record qualche settimana fa è stato raggiunto unicamente in nome dell’impegno preso da parte dei rappresentanti dell’esecutivo di reperire ulteriori risorse.
Adeguamento degli stipendi
Risorse che dovranno essere trovate all’inizio del nuovo anno scolastico, che consentano di adeguare ulteriormente gli stipendi del personale scolastico all’aumento del costo della vita e agli stipendi dei loro colleghi della pubblica amministrazione e soprattutto avvicinarli agli standard degli altri lavoratori della scuola europei.
Uno dei sindacati più attivi in questo senso è senza dubbio Anief, che ha avuto modo di sollecitare il Governo sulla Legge di Bilancio e lo ribadisce in un’intervista a Orizzonte Scuola: “Il nostro compito è quello di segnalare a chi ci governa le urgenze per il mondo della scuola. Abbiamo fatto segnalazioni sia sulla Manovra che nel Decreto Aiuti Quater. La Legge di Bilancio non si occupa bene di scuola, anzi, forse ci sono pure dei tagli. Abbiamo presentato oltre 40 emendamenti, da quello che abbiamo capito su lavorerà per organico aggiuntivo e dimensionamento, ma anche nel Dl Aiuti Quater ci sono nostre proposte. Speriamo che la politica non sia miope”.
Altri 150 euro a gennaio
Il tema del rinnovo del contratto si lega a doppio filo a quello dell’aumento degli stipendi, ma non si esaurisce con esso, considerato che c’è ancora la parte normativa di cui discutere e sulla quale trovare un accordo: “Si tratta di misure in gran parte già stanziate. Il governo ha inserito 500 milioni in più, abbiamo recuperato qualcosa. A gennaio, per l’indennità di vacanza contrattuale, dovremmo avere oltre 150 euro in più rispetto ai 125 euro già stanziati. Mancano 3 miliardi ai docenti e Ata per dare ulteriori soldi per gli aumenti stipendiali”.
Non sono nemmeno esaurite le speranze di rinnovare l’organico Covid: “Con l’organico a disposizione delle scuole ci sarebbe la possibilità di liberare delle risorse in professione docente e amministrativa per lavorare sul PNRR. Se non abbiamo l’organico aggiuntivo sul PNRR rischiamo di perderli”.