A fare da contrasto all’attesa del pagamento degli arretrati c’è anche la curiosità mista a preoccupazione per capire a quale tipo di tassazione saranno assoggettate le cifre che dovrebbero arrivare sul conto corrente del personale scolastico entro la fine di dicembre.

L’anno di riferimento

Come riporta Tecnica della scuola, La tassazione ordinaria si applica sui redditi da lavoro dipendente, redditi da lavoro autonomo, redditi d’impresa, redditi da pensione, ed è regolata dal T.U. delle imposte sui redditi, DPR 917/86.

La tassazione ordinaria è una imposta progressiva che va a a colpire il reddito con aliquote che dipendono dagli scaglioni di reddito prodotto nell’anno di riferimento.

La tassazione separata prevede invece una diversa modalità di assoggettamento alla ritenuta IRPEF e si applica alle competenze arretrate e al trattamento di fine rapporto, D.P.R. 917 del 22/12/86. Art. 17, 19 e 21.

Il calcolo

Per conoscere l’elenco dei redditi soggetti a tassazione separata bisogna fare riferimento all’art. 17 comma 1 del TUIR. Per competenze arretrate si fa riferimento agli “emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente riferibili ad anni precedenti percepiti per effetto di leggi, di contratti collettivi (ed è il nostro caso) di sentenze o di atti amministrativi sopravvenuti o per altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti”.

Questo significa che saranno assoggettate alla tassazione separata gli arretrati spettanti per gli anni 2019, 2020 e 2021.

L’aliquota

Per effettuare il calcolo dell’aliquota propria della tassazione separata, bisogna fare riferimento all’art. 21 commi 1 e 3, del TUIR. Un articolo che sancisce che l’aliquota dipende dalla metà del reddito complessivo nel biennio anteriore all’anno in cui gli arretrati sono percepiti.

Naturalmente ogni cedolino dello stipendio contiene l’aliquota media di ogni dipendente.

Per conoscere l’aliquota degli arretrati spettanti per l’anno 2022, se saranno liquidati nello stesso anno, si fa riferimento alla tassazione ordinaria, all’aliquota massima riferita allo scaglione di reddito prodotto.