Graduatorie, Gps e supplenze

Deroga mad 2022: la decisione ufficiale del ministero per le gps che fa discutere

Tramonta anche la minima residua speranza per gli iscritti in Gps che non hanno ottenuto alcun incarico di supplenza finora, in alcuni casi anche per colpa dei difetti dell’algoritmo che ha premiato colleghi con punteggio inferiore, di ottenere la deroga che consentirebbe di inviare domanda di messa a disposizione.

Niente deroga

La deroga, che negli anni scorsi è stata puntualmente concessa dal ministero pochi giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico, finora non è stata concessa. Negli ultimi giorni era filtrato un cauto ottimismo circa la possibilità che la deroga potesse arrivare a gennaio, alla ripresa della scuola dopo la vacanze natalizie, ma ogni speranza viene spazzata via direttamente dalla voce ufficiale del ministero che chiude alla possibilità di deroga con questa motivazione: “Vogliamo personale motivato e realmente interessato a svolgere servizio”.

La motivazione

La risposta è arrivata in seguito a un’interrogazione parlamentare del deputato di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano, che sottolineava la necessità di tutelare quei docenti utilmente collocati nelle GPS e in possesso dei titoli specializzanti e abilitanti, per evitare la mole di ricorsi che già interessano il MIM e per porre rimedio all’evidente situazione di disparità venutasi a creare.

Il Ministero ha ribadito che il divieto di inviare la MAD per i docenti già inclusi in graduatoria risponde alle esigenze di assicurare il servizio scolastico, potendo fare affidamento su personale motivato e realmente interessato allo svolgimento del servizio ed evitando pertanto il verificarsi di rinunce dalle graduatorie effettivamente costituite.

L’alternativa drastica

Dunque nessuna deroga all’orizzonte: per chi è iscritto in graduatoria, dunque, l’unica possibilità di ottenere un incarico da messa a disposizione resta la soluzione drastica di cancellarsi dagli elenchi, tenendo però presente che si tratterebbe di una decisione che andrebbe a influire sui prossimi due anni e non solo su quello in corso. Una decisione dunque da ponderare bene ma che resta al momento l’unica soluzione per ottenere in questo anno scolastico un incarico da messa a disposizione.