Posti accantonati concorso straordinario bis: posticipare i trasferimenti di sede dei supplenti brevi per favorire la continuità didattica
E’ arrivata la richiesta ufficiale al nuovo ministero di rimandare i trasferimenti di sede dei supplenti che stanno sostituendo i vincitori del concorso straordinario bis. In questo modo, si otterrebbe il non trascurabile vantaggio di favorire la continuità didattica.
Posticipare i trasferimenti
La richiesta è stata inoltrata da Elisabetta Piccolotti, di Sinistra Italiana, nel corso del Question time in commissione Cultura e Istruzione alla Camera. Per conto del ministero la risposta è arrivata dalla sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti.
La richiesta è di posticipare i trasferimenti alla fine dell’anno scolastico, salvaguardando giuridicamente ed economicamente l’anno di prova dei docenti vincitori. In questo modo si potranno scongiurare ritardi amministrativi che vadano a incidere in maniera negativa sulla continuità didattica, vanificando il dialogo educativo instauratosi con gli insegnanti e l’equilibrio socio-emotivo delle studentesse e degli studenti.
L’accantonamento dei posti riservati
Il ministero ha spiegato che al momento secondo la normativa il docente è assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo, con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2023, o, se successiva, dalla data di inizio del servizio, nella medesima istituzione scolastica presso cui ha prestato servizio con contratto a tempo determinato, a seguito del superamento del percorso annuale di formazione iniziale e prova – subordinato allo svolgimento di un servizio effettiva- mente prestato di almeno 180 giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno 120 per le attività didattiche – e previo superamento della prova finale.
Al momento molti Uffici scolastici regionali, che non hanno ancora terminato le procedure concorsuali entro i termini indicati, per non frustrare le aspettative dei vincitori, vanno avanti con l’accantonamento dei posti riservati al concorso in questione. Lo scopo è che non vengano messi in mobilità né assegnati alle supplenze annuali, restando disponibili.
I candidati inseriti in Gps
Quando vengono assegnati i contratti a tempo determinato, i posti accantonati, non sono stati attribuiti con supplenze annuali ad aspiranti inseriti nelle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), ma solo come supplenze brevi, proprio in quanto destinati ad aventi titolo ancora da individuare, a seguito dello scorrimento delle graduatorie concorsuali.
Dunque una procedura diversa non è al momento possibile, pur essendo auspicabile per garantire la continuità didattica nell’interesse degli studenti e degli insegnanti che ne sono protagonisti.