Concorsi

Arrivano due nuovi concorsi scuola: uno riservato agli aspiranti in possesso dei requisiti, l’altro per chi avrà già ottenuto i 30 Cfu previsti dalla riforma

La lunga pausa del covid e quella che porterà al nuovo reclutamento docenti hanno messo in uno stato di sospensione l’organizzazione dei nuovi concorsi scuola, obbligando migliaia di aspiranti docenti in tutta Italia ad attendere novità in questo senso.

La conclusione della fase transitoria

I decreti attuativi lasciati in sospeso dal precedente Governo verranno a breve ripresi dal ministero retto da Valditara, mediante una riforma del reclutamento docenti che porterà a a una nuova fase, si spera più efficace, celere e affidabile per quel che concerne l’organizzazione delle procedure finalizzate all’immissione in ruolo degli insegnanti.

Prioritaria per il Governo sarà la risoluzione della questione del reclutamento. C’è tempo fino alla conclusione della fase transitoria, che dovrebbe prevedere 70mila assunzioni entro il 2024 o al massimo il 2025, in caso di concessione di una proroga.

I concorsi scuola in programma

Poi sarà il momento di dare risposte concrete agli aspiranti docenti per quel che riguarda l’organizzazione di nuovi concorsi. In attesa di notizie ufficiali e di relativi bandi, le indiscrezioni parlano della volontà di bandirne a breve due. Uno riservato a tutti gli aspiranti in possesso dei requisiti, l’altro per chi avrà già ottenuto i 30 Cfu previsti dalla riforma Bianchi. Ma perchè questo avvenga sarà necessario prima di tutto procedere con i decreti attuativi sui percorsi universitari da 60 cfu.

Il rinnovo del contratto non basta

Il ministero sa che i sindacati non concederanno troppo tempo prima che ci siano passi in avanti sul fronte della stabilizzazione dell’enorme numero di precari presenti nel panorama nazionale. Il rinnovo del contratto scuola, sia pur con cifre risicate,  è stato un buon punto di partenza e un discreto biglietto da visita da parte del nuovo Governo di centrodestra, ma da gennaio il panorama degli interventi da effettuare si allargherà notevolmente e sarà su quei tavoli che la credibilità del ministero si giocherà la partita più importante per il rapporto futuro con i sindacati.