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Emissioni speciali Noipa arretrati: anche 400 euro in meno rispetto al previsto, ecco perchè

Delusione. E’ il sentimento che prevale tra i dipendenti della scuola che in questi giorni stanno visionando il cedolino contenente l’importo dell’emissione speciale relativo al pagamento degli arretrati per il rinnovo del contratto scuola.

Cifre inferiori alle attese

Se da una parte si può riconoscere che il ministero stia rispettando tutte le tempistiche per fare in modo che l’accredito sul conto corrente per tutto il personale scolastico avente diritto arrivi entro la fine dell’anno come promesso, dall’altro ci si scontra con il visionare cifre inferiori alle attese.

In media, il personale scolastico sta visionando cifre inferiori di circa 200 euro in meno rispetto alle attese. Ma in alcuni casi il saldo negativo è ancora superiore, e tocca punte che arrivano a 400 euro. Somme importanti, che pesano notevolmente rispetto al totale auspicato e che dunque rappresentano una delusione per chi già ritiene il rinnovo del contratto suola stipulato sulla base di cifre inadeguate.

Gli arretrati su NoiPa

Non tutti hanno già la possibilità di consultare la cifra dell’emissione speciale. Ma ogni giorno si aggiungono nuovi utenti sul portale NoiPa che accedendo al servizio “Consultazione stipendi” verificheranno la disponibilità del totale dell’emissione straordinaria denominata con: ”58 Emissione Speciale Arretrati”.

In ogni caso il ministero è sicuro che tutti, anche chi ancora non visualizzano l’emissione speciale di arretrati, la riceveranno sui NOIPA entro il 31 dicembre 2022. La finestra temporale indicata è quella che va tra Natale e Capodanno.

La spiegazione

Ma come si spiegano queste cifre inferiori alle attese? Una delle possibilità è che il MEF abbia fatto dei calcoli al ribasso per evitare conguagli negativi. Questo, se fosse confermato, comporterebbe che la somma restante sarà presente con il conguaglio di febbraio 2023.

Nel frattempo però, in attesa di verificare questa circostanza, serpeggia molta delusione per quello che doveva essere un “risarcimento” per li anni di attesa degli aumenti sullo stipendio e che invece non ha ripagato il personale scolastico come previsto.