Doppio canale di reclutamento: assunzione da prima e seconda fascia per agevolare le assunzioni
Semplificare il percorso che porta al reclutamento dei docenti puntando maggiormente sulle assunzioni da Gps e allontanandosi dalla logica dei concorsi che complicano tutto il meccanismo penalizzando chi vuole accedere alla professione e comportando costi eccessivi per lo Stato che potrebbe impiegare diversamente questi fondi.
Circa 300 mila precari da gestire
Il Coordinamento Nazionale Precari Scuola punta sulla necessità di semplificare un sistema di reclutamento troppo complesso e che peggiora sempre di più, nonostante vengano adottati cambiamenti che invece che migliorare complicano la situazione. Le fasi del reclutamento così come sono pensate ora, che devono gestire circa 300 mila precari con oltre 3 anni di servizio, rappresentano un freno allo sviluppo della professione docente.
In tutto ciò la scuola viaggia fortemente in ritardo sul tema delle abilitazioni che andrebbero poi a proseguire con altri concorsi e selezioni. Procedure che hanno tempi lunghi e che secondo il coordinamento non hanno nulla che vedere con l’intenzione di smaltire e semplificare.
Percorso di abilitazione da circa 10 anni
La soluzione c’è, secondo il coordinamento, ed è rappresentato dal canale lineare di reclutamento come quello delle Gps. Ma se si continua a complicare tutto con i concorsi non si migliora la situazione. Le graduatorie di prima e seconda fascia e il doppio canale di reclutamento potrebbero essere la soluzione.
Secondo il coordinamento, l’assunzione su prima fascia sia su sostegno che su materia potrebbe essere la soluzione. Il percorso attuale rischia di rallentare le immissioni in ruolo. C’è poi la questione della formazione: in Italia manca un percorso di abilitazione da circa 10 anni. Per i precari è necessario anche un percorso diverso, considerato che da anni lavorano a scuola. L’obiettivo deve essere quello di rendere snella la procedura di reclutamento senza complicare ulteriormente il meccanismo.