Aran contratto scuola 2022: trattativa rinnovo riprende per gli ulteriori aumenti di stipendio
La trattativa per il rinnovo del contratto scuola che vede coinvolto ministero, sindacati e Aran, proseguirà subito dopo la conclusione di tutte le festività natalizie, idealmente collocate dopo l’epifania. Quest’anno, in virtù del calendario, va presa per buona la settimana che inizia dal 9 gennaio come ideale ripresa di tutte le principali, attività, comprese quelle connesse al rinnovo del contratto scuola.
Non solo questioni economiche
Se da un alto infatti il 2022 si è concluso con il rinnovo della parte economica comprensivo del saldo degli arretrati, pur tra mille polemiche, il 2023 inizierà con la discussione della parte normativa e della prosecuzione della discussione sull’aumento degli stipendi.
“Leggo da più parti, anche con email al sottoscritto non proprio in linea con la buona educazione, che la discussione del contratto del comparto istruzione e ricerca, ed in particolare sull’ordinamento professionale del personale amministrativo della scuola, non rispetti l’indicazione dell’atto di indirizzo di valorizzare il personale DSGA (peraltro senza risorse finanziarie aggiuntive)”.
Lo ha dichiarato Antonio Naddeo, presidente ARAN. Il rinnovo della parte dedicata ai DSGA è cruciale nella trattativa con i sindacati.
Le linee guida
La parte normativa del rinnovo del contratto prevede:
1) Introduzione di un’area di Funzionari ed EQ. All’interno dell’area, per ogni istituzione scolastica è previsto un incarico di Elevata qualificazione. Tale nuova area consente, da un lato di reclutare nelle scuole personale più qualificato, dall’altro di valorizzare l’attuale figura del DSGA, cui vengono affidati i compiti di coordinamento anche dei futuri funzionari.
2) Introduzione di garanzie per gli attuali DSGA:
a. Diritto all’incarico
b. Diritto a non essere assegnato a sede diversa da quella di appartenenza, salva la possibilità di mobilità volontaria.
3) Valorizzazione economica dei titolari di incarico DSGA mediante:
a. Incremento della parte fissa dell’indennità di Direzione
b. Incremento della parte variabile dell’indennità di Direzione
c. Possibilità di incrementare ulteriormente, in sede di contrattazione integrativa di Ministero, la parte variabile dell’indennità di Direzione
d. Possibilità di accedere alle risorse dedicate ad attività aggiuntive, diverse da quelle del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa.
Per quello che riguarda la parte economica, da gennaio si riprenderà a discutere degli aumenti e le linee guida sono già molto chiare:
“L’incremento medio complessivo – prosegue Naddeo – supererà quello di un docente di scuola media superiore (a cui spetta la retribuzione più alta tra quelle dei docenti) e sarà quello più alto di tutto il settore della scuola“.
“Ovviamente la trattativa non è conclusa, ma nei limiti delle risorse finanziarie disponibili l’indicazione dell’atto di indirizzo è soddisfatta“, conclude il numero uno di ARAN.
Le quattro aree
Sono già chiare le proposte che riguardano tutto il comparto ATA. In generale, si lavorerà su un sistema di classificazione diviso in quattro aree:
- Area dei collaboratori
- Area del collaboratore esperto
- Area degli assistenti
- Area delle Elevate Qualificazioni (EQ)
Questo darà luogo a tre diverse posizioni DSGA:
- gli storici (quelli che lo sono già)
- i nuovi funzionari (gli ex DSGA ff.)
- quelli che verranno assunti a seguito di nuove procedure concorsuali.