Docente tutor: è la novità del 2023, sarà un insegnante più pagato e formato
C’è grande curiosità per una delle novità attese nel 2023 appena cominciato per quel che concerne il mondo della scuola. Verrà introdotto quest’anno il docente tutor, figura professionale che arriverà negli istituti e che rappresenta uno dei cavalli di battaglia del Ministro Valditara, ritenuto punto forte della riforma dell’orientamento scolastico.
Le due attività principali
Il docente tutor verrà individuato da ciascuna istituzione scolastica e formativa, con il compito di individuare i docenti di classe delle Scuole secondarie di I e II grado chiamati a svolgere specifiche funzioni.
I docenti “tutor” dovranno seguire i gruppi di studenti, in un dialogo costante con lo studente, la sua famiglia e i colleghi, svolgendo due attività principali, secondo le linee guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito sull’orientamento.
Insegnante più pagato e formato
Il loro compito principale sarà quello di aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-Portfolio personale. Ma sarà importante anche che svolgano il ruolo di “consigliere” delle famiglie, nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali.
“A me piace molto l’idea di un insegnante tutor, molto formato anche in pedagogia e che in una logica di team con gli insegnanti della classe, si prenda cura di chi ha difficoltà e di chi ha bisogno di accelerare, perché in classe si annoia, è molto bravo. Deve essere un insegnante più pagato e formato. Valorizzare il merito degli insegnanti deve passare da questo”, ha spiegato Valditara.
Una logica di team
“Serve un docente tutor che segua quei ragazzi più in difficoltà e anche quelli con più talento. Necessario personalizzare il percorso scolastico, il docente deve svolgere un ruolo di cooperazione, in una logica di team, con i docenti della classe, prendendosi carico dei ragazzi. Formato di più e magari pagato di più. Dobbiamo tirare fuori i talenti, le abilità, le attitudini e valorizzarle”.
Così buttano all’aria i soldi per la scuola.Valditara ha scritto la vergognaGelmini che ha distrutto la scuola ,adesso con il docente tutor che non serve a nulla , accontenterà qualche amico di merenda a rovinare ulteriormente la scuola.Dapevanonche questi presunti politici avrebbero mortificato di nuovo la scuola,vogliamo il 2013,,vergognaabbiamo lavorato ,non siamo.politici.
Ancora??
Tra l’insegnare (docente) e l’imparare (discente) si continua a mettere di mezzo “il mare”.
Tra noi e i nostri studenti si frappone ormai chiunque e qualunque cosa. Temo che ragazzi ci vedano sempre più come esautorati dal nostro ruolo.
Una figura inutile quella del docente tutor.
Un provvedimento che duplica quello già conferito al Condiglio di classe.
Il docente tutor è l’ultima cosa di cui ha scuola ha bisogno! Servono istituti nuovi, laboratori, palestre, mense. Serve che i docenti insegnino e siano liberi dalle incombenze burocratiche. Ma soprattutto servono classi di 15 alunni. Questo è solo ulteriore, becero clientelismo.
Ho sperato inutilmente che il nuovo governo allontanasse per sempre l’idea del docente tutor che provocherà ancora distruzione della scuola pubblica. Ogni giorno siamo tutor dei nostri alunni ; in collaborazione con i colleghi cerchiamo sempre di individuare situazioni problematiche che rendono difficile la vita degli allievi. Voi pensate che la presenza dell’insegnante tutor migliori la situazione ? No creerà solo disparità tra gli insegnanti e conseguenze negativissime sulla qualità della scuola. E non aggiungo altro.
Un compito che già svolge il coordinatore di classe
.figura superflua .
Ancora una volta è evidente che i nostri politici di scuola non ne capiscano nulla. Ma secondo loro cosa abbiamo fatto, noi docenti, fino adesso?
Non sapevamo di essere tutorial ma adesso che ce l’hanno chiarito sappiamo che il supporto agli alunni, alle famiglie e ai nostri colleghi si chiama Tutor. Grazie, adesso pensate seriamente al reclutamento dei nuovi docenti, dato che ultimamente si entra nel mondo della scuola solo per ripiego e non per vocazione. Cominciamo a pensare che il ruolo del docente non è marginale, prepariamo i nuovi docenti prima di farli entrare in classe , perché se non sono portati il danno alla società sarà irreversibile
Pensavo che non si potessero fare maggiori danni all’istituzione scolastica italiana,ma erravo.Siamo nelle mani di incompetenti totali,burocrati inetti,macellai della cultura.”Oh tempora,oh mores”!