Seconda prova maturità 2023: la vera novità è il ritorno alla predisposizione del Ministero, con oggetto uno o più discipline caratterizzanti il corso di studio
Inizia a prendere forma la struttura del prossimo esame di Stato anno scolastico 2022/23. Niente di ufficiale ancora, ma le prime indicazioni del ministero sono abbastanza esaustive e assomigliano molto a quella che potrebbe essere la conformazione definitiva degli esami di maturità in programma la prossima estate per mezzo milione di studenti.
La composizione dell’esame
Al momento l’esame delle V classi della scuola secondaria di II grado sarà composto da
prova scritta di Italiano comune per tutti gli indirizzi
prova scritta su disciplina/e caratterizzanti l’indirizzo
terza prova solo per gli indirizzi che la prevedono (sezioni ESABAC, ESABAC techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena)
colloquio per verificare la capacità del candidato di collegare le conoscenze acquisite in una prospettiva pluridisciplinare.
La seconda prova scritta
Grande interesse ruota inevitabilmente alla seconda prova scritta, che negli ultimi anni è stata oggetto di numerose variazioni. L’obiettivo dichiarato del ministro Valditara è quello di renderla nuovamente centrale all’interno della struttura dell’esame, e per questo varrà massimo 20 punti dei 60 a disposizione.
Riordiamo che per due anni è stata abolita mentre l’anno scorso, pur ripristinata, è stata predisposta dai docenti di istituto sulla base dei programmi effettivamente svolti.
La pubblicazione delle materie
La prossima estate torna la seconda prova scritta predisposta dal Ministero, con oggetto uno o più discipline caratterizzanti il corso di studio.
Entro questo mese dovrebbe già avvenire la pubblicazione delle discipline oggetto della seconda.