Concorso dsga 2023: nel bando scadenza presentazione domande, riservato a chi ha svolto servizio come facente funzione per almeno tre anni
Come era ormai apparso inevitabile il concorso riservato Dsga è stato rimandato al 2023, nonostante l’attesa fosse per la fine dello scorso anno. L’ufficialità è arrivata con il decreto legge 29 dicembre, n. 198, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2022, che ha ufficialmente posticipato al 2023 il concorso riservato per Dsga, direttori dei servizi generali e amministrativi, facenti funzione con laurea.
Proroga al 2023
I tempi erano troppo stretti per concludere la procedura entro la fine dell’anno passato considerato che solo lo scorso 20 novembre era terminata la rilevazione finalizzata all’individuazione dei potenziali partecipanti.
L’articolo 5, comma 7, del dl Milleproroghe dispone:
All’articolo 22 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, dopo il comma 15 è inserito il seguente: «15-bis. Le procedure selettive di cui al comma 15 sono prorogate per l’anno 2023, limitatamente alla progressione all’area dei direttori dei servizi generali e amministrativi del personale amministrativo delle istituzioni scolastiche».
I requisiti
I requisiti per il concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione Dsga sono lo specifico titolo di studio valido per l’accesso all’area dei Dsga. Possono prendere parte alla procedura solo coloro i quali hanno svolto servizio come Dsga facente funzione per almeno tre anni interi scolastici a partire dal 2011/12.
La procedura concorsuale è prevista dall’articolo 2, comma 6 del decreto legge 126 del 29 ottobre 2019:
“l’articolo 22, comma 15, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, si applica anche alla progressione all’area dei direttori dei servizi generali e amministrativi del personale assistente amministrativo di ruolo che abbia svolto a tempo pieno le funzioni dell’area di destinazione per almeno tre interi anni scolastici a decorrere dall’anno scolastico 2011/2012.
Nel bando scadenza presentazione domande
Le graduatorie risultanti dalla procedura di cui al primo periodo, sono utilizzate in subordine a quelle del concorso di cui all’articolo 1, comma 605, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 rispetto alle quali, in deroga a quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 863 del 18 dicembre 2018, non sono previsti limiti all’inserimento in graduatoria degli idonei non vincitori”.
Ora il tutto verrà ufficializzato dal bando che sarà utile a sancire alcuni elementi fondamentali come le date di scadenza per la presentazione delle domande, i requisiti generali di ammissione alla procedura, il contingente di posti messi a bando per regione, il calendario delle prove.
Il concorso sarà diviso in prova scritta e valutazione dei titoli. Il punteggio massimo ottenibile sarà di 100 punti: 60 per la prova scritta, 40 per la valutazione dei titoli. Per superare la prova scritta sarà necessario ottenere un minimo di 36 punti.