Scuola

Organico aggiuntivo docenti e Ata: assunzione in ruolo dei precari con 3 anni di supplenze nelle scuole, con concorso di titoli e servizi

Tra emendamenti e impegno dei sindacati, continua a nutrire la speranza di essere riammesso in servizio quello che si può chiamare l’ormai ex organico Covid, diventato Organico aggiuntivo. Con la fine dell’emergenza legata alla pandemia, anche se le due fattispecie erano sempre state definite indipendenti, è di fatto tramontata ogni speranza di proroga del contratto dell’Organico Covid.

Un taglio annunciato

Già lo scorso anno arrivare alla fine dell’anno era stato particolarmente difficoltoso in virtù della mancanza di fondi disponibili. Ipotizzare una proroga anche per quest’anno sarebbe stato oltremodo utopistico, nonostante per i dirigenti scolastici si tratti di un contingente fondamentale per l’organizzazione di gran parte delle attività scolastiche, a prescindere dalla pandemia.

Le richieste del comitato

Arriva a questo proposito un comunicato a firma del Comitato Organico Aggiuntivo (ex-covid) del comparto scuola:

“Riteniamo che questo governo debba prevedere subito organico aggiuntivo nelle scuole per garantire il diritto all’ istruzione sancito nella Carta dei diritti dei bambini, uno strumento per combattere povertà, emarginazione e sfruttamento.

Pertanto con la presente, i precari componenti del Comitato Organico Aggiuntivo – del comparto scuola, rivendicano quanto segue:
nuovo organico aggiuntivo e loro inserimento in organico di diritto;
nomina immediata di supplenti temporanei per le assenze del personale titolare ed abbattimento del blocco degli attuali 30 giorni per gli Assistenti Amministrativi e Tecnici e dei 7 giorni per i Collaboratori Scolastici;
assunzione in ruolo dei precari Docenti e ATA che abbiano svolto 3 anni di supplenze nelle scuole, con concorso di titoli e servizi; stessi diritti contrattuali del personale in ruolo in materia di assenze (malattia, permessi retribuiti, ferie) e di retribuzione.

Richieste impegnative per le quali adesso si aspetta una risposta da parte del Governo, che dovrà dare una risposta anche alle forze politiche e ai sindacati che stanno portando avanti la stessa battaglia da diversi mesi.