Proroga contratti organico covid: reintroduzione del personale aggiuntivo fino a giugno, c’è forte carenza di personale
Si assottigliano sempre più le residue speranze di veder reintegrato l’organico Covid all’interno della scuola, a prescindere dall’andamento della pandemia. Le avvisaglie si erano già avute nel corso dello scorso anno scolastico, quando le continue difficoltà di rinnovo di trimestre in trimestre avevano evidenziato come lo stanziamento del budget per l’Organico Covid non fosse prioritario per il Governo.
Carenza di personale
“Nelle scuole – sostengono i docenti e ATA ex Organico Covid– ci sono minori da sorvegliare, pratiche da sbrigare, e alunni da istruire prima di rendere le aule supertecnologiche, c’è bisogno del personale che renda possibile tutto ciò. Al momento, sugli istituti scolastici ,rileviamo invece una forte carenza di personale che ha una ricaduta soprattutto sui soggetti più fragili“.
Reintroduzione fino a giugno
La sensazione che quest’anno l’organico Covid non sarebbe stato rinnovato, nè nella forma originaria nè mediante trasformazione in altri tipi di organico, è stata subito netta. Questo nonostante le difficoltà dei dirigenti scolastici nell’organizzare le attività quotidiane alla luce della scarsità del personale a disposizione.
“Spiccano più le norme che mancano che quelle che sono presenti: secondo noi – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief – mancano delle norme precise per prorogare ad esempio l’organico aggiuntivo che è fondamentale per realizzare il Pnrr“. Il Sindacato aveva chiesto la revisione del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre, ma non c’è stato alcun buon esito, alla pari di quanto accaduto con l’emendamento del Movimento 5 Stelle alla legge di Bilancio, che chiedeva la reintroduzione del personale aggiuntivo fino a giugno.
Probabilmente il nuovo governo non tiene in considerazione 40-50 mila voti che si troveranno in meno per le prossime elezioni.