Graduatorie, Gps e supplenze

Scelta 150 scuole gps 2023: ancora al buio o conoscendo le disponibilità?

Quest’anno non sono previsti aggiornamenti per quel che riguarda le graduatorie Gps, e questo significa che chi è già presente nelle GPS compilate per il biennio 2022/24 non potrà cambiare provincia. Ma ci saranno comunque vari aspetti da considerare per quel che riguarda le modifiche rispetto agli elenchi dello scorso anno, a cominciare dagli aggiustamenti che gli Uffici Scolastici pubblicano e che riguardano esclusione dei candidati per mancanza del titolo di accesso oppure convalida o rettifica dei punteggio.

Elenco aggiuntivo prima fascia Gps

Sono modifiche che cambieranno le graduatorie attuali, anche se non è prevista alcuna modifica dei punteggi. Ma sono situazioni che comporteranno cambiamenti in graduatoria.

Occhio anche al passaggio di docenti agli elenchi aggiuntivi di prima fascia. Niente novità invece per quel che riguarda la possibilità di nuovi inserimenti in seconda fascia, ma si creerà l’elenco aggiuntivo alla prima fascia GPS.

Restano bloccati i nuovi inserimenti in seconda fascia GPS. Cambiamenti in vista però in virtù della creazione degli elenchi aggiuntivi alla prima fascia dove entreranno i docenti che hanno ottenuto l’abilitazione e/o specializzazione sostegno, che consentirà loro di passare dalla seconda fascia all’elenco aggiuntivo. Ci saranno anche coloro che si inseriranno per la prima volta nell’elenco aggiuntivo senza essere iscritti alla seconda.

Scelta sedi e algoritmo

Infine grande attesa per la nuova scelta delle 150 scuole in estate, soprattutto per capire come il nuovo ministero intende modificare l’algoritmo alla luce del caos dello scorso anno e delle promesse fatte dopo gli incontri con i sindacati. Una delle novità potrebbe riguardare, rispetto allo scorso anno, la possibilità di scegliere le sedi non al buio come avvenuto la scorsa estate ma conoscendo più disponibilità possibile. Questo comporterà una revisione delle tempistiche per non arrivare troppo a ridosso del nuovo anno scolastico.

Per il nuovo ministero sarà un biglietto da visita importante con cui far capire a sindacati e docenti che tipo di gestione si prospetta e se davvero c’è la volontà di cambiare rispetto al passato.