Tfa sostegno VIII ciclo 2023: abolizione numero chiuso delle università per favorire le specializzazioni
C’è grande aspettativa per i numeri che caratterizzeranno il prossimo Tfa. I numeri autorizzati dal Mef fino al 2024 (90 mila posti per l’accesso ai corsi di specializzazione per il conseguimento del titolo di sostegno) lasciano ben sperare considerato che solo pochi sono già stati attivati. Se dovessero essere rispettate le concessioni, potrebbero essere banditi una media di oltre 30mila posti all’anno nel prossimo biennio.
La carenza di insegnanti
La mancanza di docenti specializzati quest’anno è esplosa in tutta la sua drammaticità, anche in virtù dell’assegnazione delle cattedre speciali a insegnanti privi di titolo per via della procedura di informatizzazione nomine supplenze che ha consentito, tramite graduatorie incrociate, a docenti senza specializzazione di superare colleghi con titolo.
Torna allora di moda la volontà di abolire la prova preselettiva. Lo sottolinea il segretario generale della Uil Scuola Rua D’Aprile che sottolinea come “il sistema di reclutamento attuato finora è stato fallimentare. Solo quest’anno 50mila posti vacanti a fronte di più di 90mila posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato. Di questi, poco più di 3mila sul sostegno. A ciò aggiungiamo i contratti a tempo determinato su posto comune e di sostegno che hanno riguardato oltre 200mila precari. Per cui, è chiaro che il sistema non ha dato risposte concrete in questo senso va abolito il numero chiuso delle università per l’accesso a tali corsi”.
Addio al numero chiuso
L’eliminazione della prova preselettiva e quindi del numero chiuso consentirebbe di “dare una risposta concreta a un’esigenza sempre più evidente, limitando, il più possibile, che l’alunno con disabilità sia assegnato a un docente senza titolo o che lo stesso docente si rechi all’estero per conseguirlo cadendo nella morsa della speculazione”.
Al momento, per accedere al TFA, i candidati oltre al superamento della prova preselettiva, dovranno sostenere una prova scritta e una prova orale.
Le prove
La prova preselettiva, della durata di due, prevede un test composta da 60 quesiti a risposta chiusa con 5 risposte di cui solo una corretta. La seconda prova consistente in una serie di quesiti a risposta aperta, finalizzati a verificare le capacità degli aspiranti docenti.
La prova orale, ultimo step, è costituito da un colloquio riguardante i contenuti della prova scritta e quelli previsti dal programma generale, compresa anche metodologia didattica, psicologia speciale, conoscenza della normativa del sistema scolastico autonomo e degli organi collegiali operanti al suo interno.