Assunzioni da Gps: conferma dei ruoli dopo il conseguimento dell’abilitazione o della specializzazione
Prende forma la serie di proposte dei sindacati nei confronti del ministero per delineare le strategie di reclutamento che consentiranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni di risolvere il problema del precariato, dando risposte concrete sia ai docenti stessi che agli alunni in cerca di continuità didattica.
Concorso riservato ai docenti con 24 CFU
Il Ministero punta ad avviare si da subito una fase transitoria che dia uno scossone al problema del reclutamento mediante l’attuazione a breve termine di un concorso riservato ai docenti con 24 CFU e tre anni di servizio da svolgersi già a marzo – aprile 2023. Sul fronte del sostegno, il ministero vuole dare risposte concrete mediante l’assunzione dei docenti specializzati o con titolo da conseguire entro il 30 giugno 2023.
Per questi insegnanti, fondamentali per la didattica degli studenti con necessità speciali, si prospetta la possibilità di ottenere prima un contratto a tempo determinato, e poi un contratto a tempo indeterminato previo superamento dell’anno di prova e formazione.
Doppio canale di reclutamento
I sindacati hanno risposto con alcune controproposte. In particolare Anief ha riposto un suo vecchio cavallo di battaglia che prevede la riattivazione del doppio canale di reclutamento e la semplificazione della formazione iniziale.
Per quel che riguarda il periodo di fase transitoria, che al momento riguarda solo le assunzioni su posti di sostegno, sarebbe necessario ricorrere alle GPS per procedere ad assunzioni da prima fascia. Ma anche da seconda fascia, attraverso la conferma dei ruoli dopo il conseguimento dell’abilitazione o della specializzazione.
Il sindacato chiede che si proceda con le assunzioni su tutti i posti comuni e di sostegno vacanti e disponibili che residuano dopo le immissioni in ruolo. Resterebbero esclusi i posti riservati ai concorsi banditi per il reclutamento del personale docente di primo e secondo grado.
Semplificazione delle procedure di accesso ai ruoli
Altro punto sul quale si sta battendo riguarda la semplificazione delle procedure di accesso ai ruoli. In seguito alla positiva valutazione del percorso annuale di formazione e prova il docente, in possesso di abilitazione all’insegnamento o di specializzazione, ottiene il contratto a tempo indeterminato e la conferma in ruolo.
Per ottenere il ruolo, coloro i quali sono assunti con riserva dalla seconda fascia, devono soltanto ottenere l’abilitazione o la specializzazione su posti di sostegno.
Corsia preferenziale anche per i candidati presenti nella seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze. Per loro, dovrà essere prevista l’ammissione in sovrannumero ad appositi corsi universitari annuali di abilitazione e specializzazione, finito il quale le università, in seguito a superamento di un esame finale, concedono l’abilitazione o la specializzazione per le attività di sostegno.
Bando di concorso di accesso al corso abilitante
Chi non supera l’esame finale può ripetere il percorso. L’avvio del nuovo canale di reclutamento nella scuola secondaria sarà il limite temporale per i termini di accesso ai ruoli per i titoli ITP.
Il sindacato spinge poi per l’attuazione dell’ultimo bando di concorso di accesso al corso abilitante. Ci sono poi buone possibilità di eliminare il numero chiuso per il TFA sostegno.
Dal ministero si attendono poi risposte per quel che riguarda il regolamento del reclutamento per il personale della scuola primaria e dell’infanzia per stabilizzare il personale delle sezioni primavera.
Altro tema scottante quello della proroga delle graduatorie dei percorsi già svolti. Anche questo viene visto in un’ottica di semplificazione delle procedure di reclutamento. Per questo è stata chiesta:
– la proroga della validità delle graduatorie di tutti i concorsi ordinari affinché il personale valutato idoneo per aver superato tutte le prove concorsuali sia assunto a tempo
indeterminato;
– l’integrazione delle graduatorie dell’ultimo concorso straordinario-bis con tutti gli aspiranti che hanno partecipato alla procedura a fronte del numero modesto di assunzioni effettuate.
Riattivazione organico aggiuntivo
Nella discussione c’è stato spazio per parlare anche di quello che ormai può essere definito l’ex organico covid ata e docenti. Tramontata la possibilità che venga prorogato il contratto di quanti hanno terminato il loro rapporto di lavoro lo scorso giugno, si prova a fare in modi di far rientrare dalla finestra chi è uscito dalla porta. Il tutto nell’ottica di ripristinare numericamente il personale scolastico connesso all’attuazione, a regime, del PNRR. Per questo è stato chiesto di prorogare l’assegnazione alle istituzioni scolastiche statali di un organico aggiuntivo di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario.