Concorsi

Prossimo concorso scuola 2023: in primavera riservato ai precari con 24 CFU e tre anni di servizio

Accelera il ministero sul tema del reclutamento e le proposte ai sindacati si orientano su interventi inerenti la fase transitoria che facciano da apripista all’entrata a regime della riforma vera e propria che dovrà essere ufficializzata dai decreti attuativi.

Via a concorsi regolari

Intenzione del governo sarebbe partire prima possibile con concorsi regolari con cadenza annuale. Ma c’è anche un’attenzione particolare nei confronti dei precari storici che possano vantare almeno tre anni di servizio.

Concorsi riservati ai precari

In vista un concorso riservato ai docenti con almeno 3 anni di servizio e in possesso dei 24 CFU. Dovrebbe essere bandito a breve in modo da essere attuato già in primavera. Ancora da definire però le modalità di accesso.

Un concorso da ribadire poi il prossimo anno, quando entrerebbero in gioco anche coloro i quali hanno ottenuto almeno 30 CFU dei 60 previsti con il nuovo percorso così come previsto dal PNRR e dalla riforma del reclutamento portata avanti dall’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Ricordiamo che la riforma del reclutamento messa nero su bianco con il DL 36/2022 ma ancora in attesa dei decreti attuativi prevede un percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico-pratici, delle scuole secondarie di I e II grado durante il quale bisogna acquisire 60 CFU.

I concorsi per il sostegno

Spazio anche al rafforzamento del contingente relativo al sostegno, con un percorso strutturato in assunzione con contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo dei docenti già in possesso della specializzazione sul sostegno e di chi conseguirà il titolo entro il 30 giugno 2023. I candidati dovranno poi superare l’anno di prova e formazione per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato.

In tutto ciò il governo starebbe pensando di rimuovere il numero chiuso dall’accesso ai Tfa, in modo da consentire a un maggior numero di candidati di accedere ai corsi per rimpinguare la schiera di insegnanti specializzati.