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Bando concorso dirigenti scolastici 2023: per conoscere se ci sarà o meno la prova preselettiva bisognerà attendere il termine di presentazione delle domande

A breve sarà emanato il bando per il prossimo Concorso Dirigenti Scolastici. Molti dettagli sono già stati resi noti in seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prima dello scorso Natale. Adesso si attende di conoscere le date del concorso, i posti disponibili e le modalità di presentazione della domanda.

La prova preselettiva

Per quel che riguarda invece la necessità o meno della prova preselettiva, bisognerà aspettare la presentazione delle domande, considerato che la necessità della stessa dipende esclusivamente dal numero totale di domande che verranno presentate.

I contenuti del bando

Nello specifico, si attende di conoscere dal bando:

a) i requisiti generali di ammissione al concorso, ai sensi dell’articolo 2, ossia i requisiti
generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.
b) il contingente di posti messi a bando, suddivisi per regione;
c) il termine, il contenuto e le modalità di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso;
d) l’ammontare e le modalità di versamento del contributo posto a carico dei candidati per far parzialmente fronte alle spese della procedura concorsuale, ai sensi dell’articolo 29 del decreto legislativo;
e) le modalità di svolgimento dell’eventuale prova preselettiva, ai sensi dell’articolo 6;
f) le modalità di svolgimento delle prove concorsuali di cui agli articoli 7 e 8, assicurando la pubblicità della prova orale;
g) le modalità di informazione ai candidati ammessi alla procedura concorsuale;
h) i documenti richiesti per l’assunzione;
i) l’informativa sul trattamento dei dati personali.

Organizzazione regionale

Nel bando saranno contenuti anche elementi specifici inerenti la durata della prova preselettiva e la ripartizione dei quesiti tra i previsti ambiti disciplinari e la durata della prova scritta e della prova orale, quindi elementi più specifici che riguardano l’esame cui dovranno sottoporsi i candidati al concorso.

Una delle novità del concorso riguarda il costo di partecipazione, che c’è sempre stato ma che in questo caso sarà probabilmente superiore alle aspettative dei partecipanti. La premessa è che nonostante il concorso sarà organizzato a livello nazionale, verrà comunque gestito a livello regionale. Questo significa che dovranno organizzarlo i singoli Uffici Scolastici regionali. Questo renderà necessaria la nomina di una commissione per regione che dovrà organizzare l’eventuale preselettiva, prova scritta e orale.

Rimborso del contributo

Come detto, altra novità riguarda i costi per partecipare al concorso. Infatti se è vero che la tassa per partecipare a tutte le procedure concorsuali è ormai un’abitudine degli ultimi anni, è altrettanto vero che spesso s tratta di importi superiori alle aspettative. Altro elemento da considerare, il fatto che non è previsto che il contributo venga rimborsato, neanche se non si partecipa alla procedura o si viene esclusi per mancanza dei requisiti di accesso, men che meno per mancato superamento delle prove previste. In realtà il contributo non viene rimborsato nemmeno nel caso in cui la procedura non si svolga più, come accaduto per il concorso straordinario abilitante per il quale i candidati hanno versato una quota di iscrizione che non è mai stata restituita nonostante il concorso non si sia più svolto e a questo punto probabilmente non si svolgerà più.

Nel 2017, anno in cui c’è stato l’ultimo concorso Dirigenti Scolastici, il contributo richiesto ammontava a 10 euro ad aspiranti, come avvenuto per le procedure dei concorsi ordinari 2020 per diventare docenti.

Da 10 a 128 euro

Per il Concorso straordinario bis indetto il contributo richiesto ai partecipanti è stato addirittura di 128 euro per aspirante (si poteva partecipare per una sola classe di concorso).

I requisiti per partecipare al Concorso Dirigente Scolastico

appartenere al personale docente delle istituzioni scolastiche statali ovvero al personale educativo delle istituzioni educative statali;
essere assunto con contratto a tempo indeterminato nelle istituzioni scolastiche ed educative statali;
essere stato confermato in ruolo (quindi con anno di prova superato);
essere in possesso di una delle seguenti lauree:
laurea magistrale;
laurea specialistica;
diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al DM n. 509/1999;
diploma accademico di II livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore.
aver svolto 5 anni di servizio
essere in possesso dei requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.