Riforma reclutamento docenti: assunzione dei precari dalle attuali graduatorie, con appositi percorsi formativi e prove
Inizia a prendere forma la riforma del reclutamento docenti, anche se non ufficialmente, ma in virtù del confronto serrato tra sindacati e ministero che sta caratterizzando questo avvio di anno solare. Dopo la conclusione con esito positivo della trattativa per il rinnovo del contratto scuola, lato economico, e la ripresa della trattativa del contratto scuola per quel che concerne la parte normativa, ci si aspettava un rallentamento per quel che riguarda il tema dei concorsi e della stabilizzazione dei precari.
No ai concorsi
E invece il ministero dimostra di voler recuperare il terreno perso negli ultimi anni dando un segnale di discontinuità rispetto al passato che, al netto delle divergenze relative alla strada da percorrere per arrivare al risultato, viene visto come un segnale positivo dai sindacati e in generale da parte del mondo della scuola.
Come detto le strategia per arrivare a una soluzione sono differenti, ma l’intento comune è quello di arrivare a risposte in tempi brevi. Il ministero spinge più per l’attuazione in tempi brevi di concorsi riservati, da iniziare ad attuare già in primavera e da ripetere poi annualmente.
Assunzioni dalle graduatorie
I sindacati capiscono che è il momento per spingere per l’implementazione stabile del doppio canale di reclutamento, che accanto alla strada dei concorsi, visti come lenti e farraginosi, dovrebbe prevedere una strategia di assunzioni da Gps. Le ultime riunioni al Ministero con le Organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Scuola Flc Cgil, Cisl, Uil Scuola Rua, Snals-Confsal, Gilda degli insegnanti e Anief sul reclutamento del personale scolastico fanno comunque registrare passi in avanti.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha adesso in programma di chiedere alla Commissione europea, come suggerito con forza dai sindacati, l’assunzione dei docenti dalle attuali graduatorie, con appositi percorsi formativi e prove in modo da rispondere agli standard richiesti per la selettività delle procedure.
In questo modo non si andrebbero a disperdere le esperienze acquisite da chi lavora da anni, al tempo stesso seguendo le esigenze di formazione specifica richiesta dal Pnrr. Come attuare questo programma è ancora da definire, e sarà anche importante sentire il parere della Commissione europea, che valuterà la fattibilità delle modifiche.
La proposta della Uil Scuola Rua
assunzioni sui posti di sostegno dalla I fascia GPS (specializzati);
in subordine dalla II fascia GPS (docenti con almeno 3 anni di servizio);
assunzioni su posto comune dalla I fascia GPS (abilitati);
in subordine dalla II fascia GPS (docenti con almeno 3 anni di servizio).
Le operazioni si dovranno effettuare sui posti che residuano dalla procedura ordinaria (GAE e concorsi).
La proposta di Anief
riattivazione del doppio canale di reclutamento e semplificazione formazione iniziale, con assunzioni da prima fascia e seconda fascia con conferma dei ruoli dopo il conseguimento dell’abilitazione o della specializzazione;
validità graduatorie concorsi già svolti;
riattivazione organico aggiuntivo;
conferma nei ruoli;
assunzioni abilitati all’estero;
concorsi docenti IRC ed educatori;
adeguamento dell’organico di fatto all’organico di diritto per assunzioni senza vincoli di mobilità
Il doppio canale di reclutamento
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, spiega che “sul reclutamento del personale scolastico si gioca la partita più importante del 2022, perché purtroppo dopo 30 anni abbiamo ancora 200mila precari che continuano a lavorare nelle nostre scuole, a dispetto di una procedura di infrazione pendente in Europa ormai avviata da otto anni. Nel frattempo ci sono state tante sentenze vinte dai legali Anief nei tribunali e che comunque almeno riconoscono il risarcimento, anche di migliaia di euro, e la parità di trattamento per tutti i ricorrenti che vi aderiscono”.
Pacifico ribadisce la proposta del sindacato per risolvere “il problema delle supplenze e della supplentite, che permane da decenni. Noi siamo più che convinti, l’abbiamo scritto pure al ministro Patrizio Bianchi, la soluzione è semplice: bisogna creare un sistema di reclutamento snello, con un doppio canale e fare in modo che chi insegna da anni nelle nostre scuole, al pari dei giovani, possa entrare subito nei ruoli dello Stato. Abbiamo le graduatorie per le supplenze, ma anche i corsi universitari abilitanti: organizziamoli al meglio, solo così – conclude Pacifico – stabilizzeremo i precari”.