Concorso ordinario scuola 2024: subito fase transitoria per i precari con assunzioni da Gps
Il prossimo concorso scuola ordinario per diventare docenti di ruolo sarà riservato sia ai candidati di scuola secondaria, sia di infanzia primaria. Ministero e sindacati stanno discutendo la strategia migliore per consentire una via d’uscita al problema del precariato, compatibilmente con le tempistiche che l’organizzazione di un concorso comporta.
La fase transitoria
Si sta parlando di una prima fase transitoria che consentirebbe di dare risposte in tempi brevi al problema del precariato e conferire un’iniezione di fiducia al mondo degli insegnanti, innescando un meccanismo virtuoso che riguarda il sistema di reclutamento.
Gli ultimi due anni hanno lasciato il segno e la discrepanza tra docenti in graduatoria e posti liberi va corretta al più presto. L’ipotesi è quella di avviare una fase transitoria per passare al reclutamento ordinario con concorso nel 2024.
Concorso che manca da 4 anni
Si tratterebbe di una fase procedurale che avrebbe vissuto una lunga pausa di 4 anni, se si considera che per i concorsi ordinari gli ultimi bandi sono del 2020.
A conferma delle giustificate perplessità dei sindacati in merito a questo tipo di soluzione, il fatto che mentre per la scuola di infanzia e primaria lo svolgimento del concorso è concluso, per la scuola secondaria sono ancora tante le classi di concorso in attesa di prova orale e graduatoria di merito. Graduatorie che non sono state prodotte in tempo utile per le assunzioni dell’anno scolastico 2022/23.
Assunzioni precari da Gps
A conferma dello scetticismo dei sindacati verso questo tipo di soluzione che comporta tempi molto lunghi. Per questo si sta spingendo verso una massiccia opera di assunzioni immediate di precari da Gps, in modo da avviare quel doppio canale di reclutamento che consentirebbe di occupare un gran numero di cattedre vacanti riducendo in maniera drastica il problema della supplentite in Italia.
Il confronto tra ministero e sindacati passerà necessariamente anche dal parere dell’Europa, già informata sulle strategie del Governo sul tema del precariato.
Sono un’insegnante precaria della provincia di Taranto
IMMISSIONE in RUOLOdei docenti con laurea magistrale +24 CF +3anni( incluso a.s.2022/2023) di servizio in qualità di supplente o con
incarico a tempo determinato fine attività didattiche a.s..L’esperienza maturata ,in qualsiasi disciplina di insegnamento o di sostegno, sia determinante x l’immissione in ruolo
, previa relazione del DS sulla validità e sulla bontà dell’insegnamento effettuato dal docente .
Credo sia giusto e giuridicamente sostenibile che si pensi alla conclusione di concorsi lasciati nel limbo perché mai convocati per le prove orali fino ad ora! Gente che è nel limbo dal 2020.che magari superando la fase orale xel concorso. Sarebbe potuta accedere alla prima fascia! Invece ci sono stati fortunati che hanno concluso il concorso in qualche regione. Per la mia stessa classe di concorso.. E sono inseriti nella prima fascia.. E figli di un dio minore che aspettiamo ancora di essere convocati per l orale per Spagnolo scuole superiori regione Roma! Dove sono i sindacati per queste situazioni? Dove è il ministero Istruzione e merito?
Finiamola cn questa storia che l’esperienza sia determinante!! Abbiamo tutti il diritto di lavorare! Compreso chi si sta spaccando la faccia per arrivarci per titolo! E che cavolo, sono decenni che si va avanti cn questa storia dell’esperienza, in tutti i settori e va a finire che lavorano sempre i soliti. Basta! I sacrifici li facciamo tutti sapete?
Chi è in prima fascia un concorso lo ha già passato, perché dovrebbe sostenerne un altro in cui viene valutato nello stesso modo?
Ad ogni modo l’esperienza non fa l’insegnante, come non la fa il titolo. Vogliamo creare un percorso universitario magistrale dedicato all’insegnamento nelle scuole superiori o continueremo per sempre a sfornare ricercatori che per ripiego entrano nel nel mondo della scuola?