Scuola

Trasformazione organico di fatto in organico di diritto: assunzione del personale precario sui posti vacanti disponibili

Trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto e abolizione del numero chiuso per l’accesso al Tfa sostegno. Mentre sindacati e ministero continuano il loro confronto, che passa anche dal benestare dell’Europa, per mettere nero su bianco la strategia di reclutamento e stabilizzazione dei precari nei prossimi mesi, i dati raccontano una realtà che necessita di risposte in tempi brevi.

Abuso di contratti a termine

Il dato che racconta di qualcosa come 50mila posti vacanti nonostante più di 90mila posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato, di cui poco più di 3mila sul sostegno, descrive più di mille parole quale urgenza contraddistingua gli interventi sulla scuola.

E’ evidente il fallimento della strategia di reclutamento degli ultimi anni, se si è arrivati a un abuso simile di contratti a tempo determinato su posto comune e di sostegno che coinvolgono più di 200mila precari.

Accesso al Tfa

Per questo i sindacati restano scettici sulla strategia dei concorsi, che evidentemente non ha funzionato negli ultimi dieci anni se ha portato a risultati, o meglio a non risultati, come questi.

I sindacati insistono sulla necessità di rivedere l’accesso al sistema delle specializzazioni sul sostegno con addio al numero chiuso delle università per il Tfa.

Trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto

Non può più essere poi rimandata la trasformazione dell’intero organico di fatto in organico di diritto. In questo modo, secondo i sindacati, si potrebbe assumere il personale precario su tutti i posti vacanti oggi disponibili riducendo il numero di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni.

La strada da intraprendere sarebbe quella di regolarizzare il reclutamento dei docenti abilitati o specializzati sul sostegno già presenti nelle GPS assumere gli idonei delle graduatorie dei concorsi e prevedere dei contratti pluriennali ai docenti non abilitati per i quali avviare un percorso snello di abilitazione seguito da successiva immissione in ruolo.

Non solo: sarebbe urgente anche consentire l’ottenimento dell’abilitazione a tutto il personale di ruolo con il titolo specifico per altro grado, utile per altra disciplina di insegnamento.