Concorso scuola per precari con 24 CFU e tre anni di servizio: uno subito in primavera e un altro nel 2024 per chi ha almeno 30 Cfu
Le indicazioni che arriveranno da Bruxelles indicheranno la strada che il ministero dovrà e potrà prendere nelle prossime settimane per riformare il reclutamento a breve termine e dare una risposta concreta al precariato nel mondo della scuola, che negli ultimi anni sta facendo registrare numeri record di cui andare tutt’altro che orgogliosi.
Assunzioni da graduatorie
La proposta del Ministero dell’Istruzione e del Merito per quel che riguarda il reclutamento è chiara, ed è stata concertata con i sindacati che spingono per le assunzioni da graduatorie per stabilizzare i precari, in modo da avviare al più presto il doppio canale di reclutamento.
Il ministero ha intenzione di intervenire sulla fase transitoria per poi arrivare alla nuova formula del reclutamento prevista dal PNRR con una situazione migliore in merito al precariato e alla supplentite migliore rispetto a quella attuale.
I precari storici
Intenzione del governo è quella di avviare una nuova stagione di concorsi regolari con cadenza annuale. Contemporaneamente, diventa prioritario avere un occhio di riguardo nei confronti del sostegno e soprattutto dei precari storici, cioè quelli con almeno tre anni di servizio alle spalle. Questo per non disperdere il patrimonio di esperienza accumulato da questi docenti e premiare l’attesa di tanti anni di contratti a tempo determinato con la possibilità di passaggio in ruolo.
Concorsi riservati per i precari
Per questo, il concorso sarebbe riservato ai docenti con almeno 3 anni di servizio e in possesso dei 24 CFU. L’ambizione del Governo è attuarlo tra marzo e aprile, ma le modalità di accesso dipendono anche dalle risposte di Bruxelles e non sono ancora definite.
Quel che è certo è che il Governo vuole evitare che si tratti di un concorso isolato. Lo scopo è che si ripeta anche il prossimo anno scolastico, nel 2024. Anno in cui l’accesso sarebbe riservato anche a chi ha conseguito almeno 30 CFU dei 60 previsti con il nuovo percorso messo nero su bianco dal PNRR e dalla riforma del reclutamento dell’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Riforma che al momento prevede un percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico-pratici, delle scuole secondarie di I e II grado durante il quale bisogna acquisire 60 CFU.
Una vergogna che lo stato è l unione europea parlino solo di chi ha 3 anni di servizio. E chi ha superato il concorso ordinario. Il merito che fine fa? Perché la graduatoria dello straordinario sarà ad esaurimento e quella Dell ordinario no!?
Ministero dei sotterfugi altro che del merito.