Ata

Aggiornamento graduatorie Ata 2023: calcolo 24 mesi per accesso in prima fascia

A breve si procederà con l’aggiornamento delle graduatorie permanenti 24 mesi personale ATA, procedura che consentirà anche l’inserimento nel concorso per soli titoli. Le date precise non sono ancora state individuate, ma è certo che la finestra temporale individuata dal ministero sarà collocata nella prossima primavera. C’è quindi attesa per conoscere da parte del Miur le modalità e i termini temporali entro i quali gli uffici scolastici provinciali dovranno emettere i singoli bandi.

Minimo richiesto di 24 mesi

Per questo, fervono i conteggi da parte degli aspiranti per calcolare se si ha diritto all’ammissione in base alla necessità di accumulare il minimo richiesto di 24 mesi per rientrare in prima fascia”.

Tra i requisiti, c’è quello di essere in servizio come personale ATA a tempo determinato nella scuola statale nella stessa provincia e per lo stesso profilo professionale cui si concorre.

A livello temporale, il requisito per l’ammissione è quello di vantare un’anzianità di servizio nel profilo specifico di almeno due anni 24 mesi, o almeno 23 mesi e 16 giorni anche non continui. Per ottenere questo totale, le frazioni di mese di ogni anno si possono sommare per arrivare ai 24 mesi in base a un mese ogni trenta giorni e l’eventuale residua frazione superiore a 15 giorni si considera come mese intero.

Il servizio valido

Vale anche il servizio prestato in posti corrispondenti al profilo professionale per il quale si concorre. Ma vale anche quello acquisito in altre aree professionali del personale ATA statale in profili immediatamente superiori.

Nello specifico, per il calcolo dei 24 mesi si considerano come da calendario i mesi interi. Non è infatti importante il numero dei giorni di cui ogni singolo mese è composto; – in ragione di un mese ogni 30 giorni la somma delle frazioni di mese. Per il mese intero, vale l’eventuale frazione di mese residua superiore a 15 giorni.

Non è considerato valido il calcolo che si basa su tutto il servizio in giorni riconducendoli poi al mese mediante una divisione per trenta. I periodi continuativi che si ripartiscono su più mesi vengono calcolati a partire dal primo giorno di servizio. I conto prosegue poi in base al periodo che va dal tale giorno e il giorno immediatamente precedente al mese successivo. Il calcolo prosegue poi con i giorni rimanenti dell’ultimo mese.