Economia e Fisco

Tabella assegno unico 2023: buone notizie, si allarga la platea dei beneficiari dell’importo massimo

Con l’arrivo del 15 del mese termina l’attesa per il pagamento dell’Assegno Unico mensile, che nei prossimi giorni verrà pagato a tutte le famiglie italiane aventi diritto. Dovranno aspettare qualche giorno in più coloro che ricevono anche il Reddito di Cittadinanza, dal momento che per oro è prevista la ricezione dell’assegno in forma di integrazione sul loro conto Poste Italiane a partire dal 27 febbraio.

Bisogna presentare l’Isee

Sono gli ultimi giorni per adeguare l’Isee e aggiornarlo al 2023, dopodichè si percepirà l’importo minimo. Ma c’è poi tempo per provvedere al nuovo Isee fino a fine giugno, in modo da percepire la differenza degli arretrati. Gli importi dell’Assegno Unico sono stati adeguati all’inflazione, quindi è previsto un aumento del valore dell’assegno.

Dal prossimo mese, invece, quindi a marzo, benefici ulteriori per le famiglie più numerose con figli piccoli che saranno oggetto di un ulteriore incremento. Sono provvedimenti sanciti dalla legge di Bilancio del 2023.

Le cifre aggiornate

Chi non presenta l’Isee, o chi rientra nella fascia di reddito più alta, percepisce un minimo di 50 euro per ciascun figlio minore. E’ il caso di chi ha Isee pari superiore a 40mila euro. Si arriva a un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore per coloro che hanno un Isee fino a 15mila euro.

Chi ha figli a carico tra 18 e 21 anni, percepisce da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85. In seguito all’adeguamento all’inflazione, che secondo i calcoli dell’Istat è aumentata del +8,1% nel 2022, l’assegno minimo dovrebbe aumentare da 50 a 54,05 euro.

Le nuove fasce

La fascia più bassa passa da 15mila a 16.215 euro, la seconda da 20mila a 21.620 euro. Chi ha Isee fino a 16.215 euro passa da 175 a 189 euro, mentre coloro che hanno fino a 21.620 euro di Isee passano da 150 a circa 162 euro.

Non c’è bisogno di presentare nuova domanda per l’assegno per chi ne ha già beneficiato lo scorso anno. Ma se non si adegua l’Ise, si percepisce la soglia minima.