Scuola

Precari scuola: piano di stabilizzazione da 70mila assunzioni, anche per il sostegno

La prudenza è d’obbligo e lo scetticismo è comprensibile considerato il recente passato caratterizzato da molte promesse disattese, ma il piano di reclutamento per i precari scuola che il ministero sta allestendo per i prossimi anni potrebbe davvero portare, finalmente, a migliaia di assunzioni di docenti.

Stabilizzazione professionale

La situazione potrebbe sbloccarci con il via libera di Bruxelles al piano predisposto dal ministero e che prevede un nuovo Concorso Scuola per gli insegnanti precari. Lo scopo è risolvere la questione della mancanza di contratti di ruolo.

L’urgenza del ministero è anche quella di non disattendere gli impegni presi nell’ambito del Pnrr. Senza il completamento della stabilizzazione professionale entro l’anno 2025 per il ministero dell’Istruzione e del Merito sarebbe difficile trovare una risposta positiva dall’Europa.

Le graduatorie permanenti

Non basta la politica di accesso ai ruoli del personale docente della scuola per metà dei posti annualmente assegnabili mediante concorsi per titoli ed esami, e per l’altra metà mediante le graduatorie permanenti, ora ad esaurimento.

Se il piano del ministero dovesse andare a buon fine, porterebbe all’assunzione di ben 70mila insegnanti entro il 2024. Una decisa spallata al precariato e alla supplentite. La stabilizzazione dei precari è una priorità del ministero.

Destinatari della prossima modalità di reclutamento per il 2023-2024 sarebbero i precari con almeno 36 mesi di servizio, maturati negli ultimi 5 anni. Si procederebbe con concorso ordinario e assunzione a tempo determinato della durata di un anno.

I cfu

Poi servirebbe superare una prova finale caratterizzata da uno scritto e da un orale. L’assunzione scatterebbe già a settembre 2023.

I crediti universitari richiesti sarebbero 60 per chi è senza abilitazione e 30 per quelli che invece l’abilitazione l’hanno già conseguita. La novità dovrebbe riguardare esclusivamente la scuola di primo e di secondo grado. Per gli insegnanti di sostegno, invece, si pensa a un concorso riservato anche mediante l’assunzione dei docenti abilitati e specializzati sul sostegno con tre anni di servizio e presenti nelle fasce di graduatorie.