Anticipo liquidazione insegnanti e Ata: arriva la legge che sblocca i pagamenti
Si avvicina la possibilità di ottenere un anticipo della liquidazione per insegnanti e ata, e in generale per i dipendenti pubblici. Una possibilità attesa da una parte ingente di dipendenti, considerato che interessa qualcosa come tre milioni di lavoratori pubblici.
La normativa attuale
Grazie alla liquidazione anticipata, avranno la possibilità di ottenere in anticipo una parte del proprio Trattamento di Fine Servizio (TFS) sia gli insegnanti che gli appartenenti al personale ata.
Si tratta di una possibilità che al momento è riservata unicamente ai lavoratori privati. La normativa infatti prevede che possano accedere a una parte della liquidazione prima della pensione. Una prerogativa dalla quale sono esclusi mentre insegnanti, poliziotti, vigili del fuoco e altri dipendenti pubblici.
Il rimborso
Una sorta di “discriminazione” alla quale si sta cercando di porre rimedio, e le novità potrebbero arrivare proprio grazie a un emendamento in discussione alla Commissione Finanze della Camera. L’emendamento è stato proposto dai principali gruppi bancari italiani e ha ricevuto il plauso della maggioranza di governo.
Se l’emendamento dovesse passare, consentirebbe di offrire questo beneficio a tre milioni di dipendenti pubblici assunti prima del 2001. Tradotto in pratica, avrebbero la possibilità di richiedere e ottenere un prestito in banca garantito dal TFS. Il prestito andrebbe poi rimborsato nel momento in cui ricevono la liquidazione. All’importo del TFS verrà sottratta la cifra ottenuta in prestito più gli interessi versati alla banca.
Come funziona
Un provvedimento che andrebbe in una duplice direzione: consentire l’ottenimento di una forte liquidità ai lavoratori ma anche offrire una opportunità agli istituti di credito che a fronte di prestiti ad alto livello di sicurezza (la liquidazione di un dipendente pubblico è una garanzia affidabile), incasserebbero interessi in crescita.
L’anticipo sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è un’opzione che consente ai lavoratori di richiedere il pagamento anticipato di una parte del proprio TFR maturato, ovvero la somma di denaro che viene accantonata dall’azienda durante il rapporto di lavoro e che viene erogata al dipendente al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Le motivazioni
In base alla normativa italiana, è possibile richiedere l’anticipo del TFR fino al 70% dell’ammontare maturato, con un tetto massimo di 12 mensilità. L’anticipo può essere richiesto per vari motivi, ad esempio per affrontare spese straordinarie o per l’acquisto di un’abitazione.
Per richiedere l’anticipo sul TFR, il lavoratore deve presentare domanda all’azienda per cui lavora, indicando l’importo richiesto e i motivi per cui si richiede l’anticipo. L’azienda ha l’obbligo di valutare la richiesta e di fornire una risposta entro 30 giorni. In caso di accoglimento della richiesta, l’anticipo verrà erogato al lavoratore in una o più soluzioni, in base alle modalità previste dall’azienda.