Cedolino febbraio 2023 scuola: le voci inserite sullo stipendio Noipa
Retribuzione rateale di febbraio 2023: è il momento cruciale dell’anno scolastico in cui insegnanti e personale ATA sono particolarmente attenti in quanto in questa rata potrebbe essere incluso un conguaglio fiscale a debito elevato. Quest’anno c’è stata l’aggiunta della nuova indennità di vacanza contrattuale, mentre si attende l’ultima rata di arretrati e aumenti per completare l’aspetto economico relativo al triennio 2019/22.
Le voci incluse
NoiPA ha pubblicato un comunicato in cui viene spiegato quali voci potrebbero essere incluse nel conguaglio di febbraio 2023.
Di conseguenza, ogni lavoratore può controllare come il conguaglio fiscale si è comportato quest’anno, nonché quali delle voci del conguaglio sono presenti tra quelle indicate da NoiPA.
Le voci da approfondire
Tra queste voci, “Fondo pensione” e “Fondo credito“, sono identificati nel cedolino della mensilità di febbraio con i codici 800/390 e 800/394.
La Gilda degli insegnanti di Bologna spiega in un file non recente, ma utile, che si tratta di calcoli effettuati a fini pensionistici.
Al fine di permettere al dipendente pubblico di ricevere una pensione maggiore, la base pensionabile viene rivalutata del 18%. Il conguaglio Fondo Pensione, che riguarda i redditi dell’anno precedente, viene effettuato per l’8.75% sull’18% della base pensionabile.
La nuova sequenza contrattuale
Tuttavia, si tratta di somme irrisorie trattenute solo nel mese di febbraio.
Il cedolino dello stipendio di febbraio 2023 per docenti e personale ATA con contratto a tempo indeterminato e determinato al 31 agosto e 30 giugno 2023 è già disponibile su NoiPA e l’accredito avverrà il 23 febbraio. Questo mese è importante per il conguaglio fiscale, che ha causato preoccupazione tra molti lavoratori.
Mentre alcuni hanno ricevuto un credito, altri hanno scoperto di avere un debito elevato che ha annullato gli aumenti derivanti dalla nuova sequenza contrattuale economica del 6 dicembre.
Stipendi a dura prova
Inoltre, a partire da febbraio 2023 è entrata in vigore la nuova indennità di vacanza contrattuale per il periodo 2022-2024 per tutti i dipendenti pubblici. L’Inps ha pubblicato una circolare il 24 gennaio 2023 che fornisce istruzioni sull’applicazione dell’esonero contributivo del 2 e 3% per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, come previsto dalla legge di Bilancio. L’esonero del 2% si applica agli stipendi inferiori a 2.692 euro, mentre il 3% si applica per chi guadagna fino a 1.923 euro.
Tuttavia, la situazione generale degli stipendi è precaria, con i sindacati che richiedono una nuova sequenza contrattuale 2022/24. L’inflazione ha messo a dura prova gli stipendi e la maggior parte dei lavoratori ha bisogno di un aumento per far fronte alle crescenti spese quotidiane.