Concorsi

Prossimo concorso scuola: uno per tutti gli aspiranti in possesso dei requisiti e l’altro per coloro che avranno già ottenuto i 30 CFU previsti dalla riforma

Il confronto tra ministero e sindacati, in attesa delle risposte di Bruxelles, si concentra sull’organizzazione dei nuovi concorsi scuola in Italia, che sono stati messi in sospeso a causa della lunga pausa causata dalla pandemia di Covid-19 e del nuovo reclutamento di docenti. Questa situazione ha costretto migliaia di aspiranti docenti in tutta Italia ad attendere novità in merito.

Nuova fase del reclutamento

Tuttavia, il governo ha dichiarato che la risoluzione della questione del reclutamento dei docenti è una priorità. Ci si aspetta che il ministero dell’istruzione, retto da Valditara, riprenda a breve i decreti attuativi rimasti in sospeso dal precedente governo, mediante una riforma del reclutamento dei docenti. Questa riforma dovrebbe portare a una nuova fase, più efficace, celere e affidabile per l’organizzazione delle procedure finalizzate all’immissione in ruolo degli insegnanti. Inoltre, è prevista l’assunzione di 70.000 docenti entro il 2024 o al massimo il 2025, in caso di concessione di una proroga.

I crediti universitari

Successivamente, il governo darà risposte concrete agli aspiranti docenti per quanto riguarda l’organizzazione di nuovi concorsi. Al momento, le indiscrezioni parlano della volontà di bandirne a breve due: uno per tutti gli aspiranti in possesso dei requisiti e l’altro per coloro che avranno già ottenuto i 30 crediti formativi universitari (CFU) previsti dalla riforma Bianchi. Tuttavia, prima di bandire i nuovi concorsi, sarà necessario procedere con i decreti attuativi sui percorsi universitari da 60 CFU.

La sfida dei prossimi mesi

Infine, il ministero dell’istruzione dovrà affrontare la questione della stabilizzazione degli insegnanti precari presenti nel panorama nazionale. Il rinnovo del contratto scuola è stato un buon punto di partenza e un discreto biglietto da visita da parte del nuovo governo di centrodestra, ma ora ci saranno molti altri interventi da effettuare e sarà su quei tavoli che la credibilità del ministero si giocherà la partita più importante per il rapporto futuro con i sindacati. Le prossime settimane saranno decisive in questo senso.