Vincoli mobilità docenti 2022: in arrivo lo sblocco per i neo assunti, dall’Ue buone notizie
Potrebbe esserci la luce in fondo al tunnel sul tema dei vincoli di mobilità docenti grazie al dialogo tra Ministero dell’Istruzione e Commissione Europea che stanno cercando di arrivare a un punto di incontro. Il ministero punta a escludere gli insegnanti assunti l’anno scorso dalla riforma del vincolo. Bruxelles insiste sulla necessità di tutelare gli studenti dal punto di vista della continuità didattica.
Sblocco dei vincoli
Se non arriverà un intervento legislativo, non sarà possibile sbloccare la questione della mobilità degli insegnanti assunti a settembre 2022. La modifica operativa del CCNI sulla mobilità non basta, e il parere dell’Avvocatura dello Stato e della Funzione Pubblica in questo senso sono stati eloquenti.
Intanto il prossimo anno scolastico si avvicina e le modalità inerenti le operazioni di mobilità devono essere comunicate prima possibile.
Trattativa a buon punto
A Orizzonte Scuola Rossano Sasso, deputato della Lega, fa filtrare un certo ottimismo: “La trattativa sta raggiungendo buoni risultati per la nostra comunità scolastica. Il Governo ha espresso parere favorevole ieri durante la conversione in legge del decreto milleproroghe, su un ordine del giorno proposto dalla Lega, firmato da me e da tutti i deputati e senatori della Lega, riguardo la mobilità. Stiamo chiedendo una deroga per un ulteriore anno, con la prospettiva di riformare il sistema per soddisfare le esigenze della Commissione europea e dei nostri lavoratori”.
In arrivo importanti novità
E ancora: “Siamo ben consapevoli delle difficoltà che i lavoratori stanno affrontando, ma abbiamo lavorato in silenzio per ottenere dei risultati. Il Ministero dell’Istruzione, insieme al ministro Beppe Valditara e allo staff, ci ha informato che presto potrebbero esserci importanti novità in questa direzione. Non posso dire di più perché vogliamo essere certi che tutto sia scritto nero su bianco”.
Ue verso il sì
Poi aggiunge: “La Commissione europea è stata convinta dal nostro Ministero dell’Istruzione e presto ci saranno importanti novità. Stiamo aspettando di vedere tutto scritto nero su bianco. Inoltre, il governo italiano sta lavorando per reclutare rispettando i parametri del PNRR. Ho buone sensazioni riguardo a questi due argomenti importanti”.
Sono la prima diplomata magistrale ad essere stata licenziata in Sicilia. Sono una docente specializzata sul sostegno e da 4 anni lavoro con contratti al 30 Giugno nella stessa scuola e con lo stesso alunno, eppure mentre altri Giudici del lavoro in altre città hanno ridato il ruolo ai miei colleghi licenziati, il Giudice del lavoro della mia città ha dato ragione al ministero. Questa è l’ultima delle ingiustizie, perché sono stata una delle prime nel 2014 a ricorrere con anief per il mio inserimento in Gae, ed ho visto, nel corso degli anni, gli stessi Giudici Tar Lazio, per ben 8 sentenze, dare esito positivo e poi ritrattare tutto nelle sentenze successive. Contemporaneamente i Giudici del lavoro della mia città con un semplice art 700 CPC inserire a pieno titolo nelle Gae colleghe che avevano impugnato il decreto di apertura delle Gae fuori dai termini. Gli stessi Giudici del lavoro che oggi mi dicono che l’amministrazione ha ragione, nonostante opero sullo stesso posto da più di 36 mesi.
Felice per la collega ma non riesco ad essere speranzosa. Ultimamente ho l’impressione che la legge non è uguale ed equa con tutti. A volte penso che è puro terno al lotto.