Mobilità docenti 2023: arriva la soluzione alla questione del vincolo di permanenza
Il vincolo di permanenza triennale sull’istituzione scolastica assegnata è previsto dall’art. 13, co. 5 del D.Lgs. 13 aprile 2017 n. 59 e dall’art. 399, co. 3 del D.Lgs. 16 aprile 1994 n. 297. Questi articoli stabiliscono che i docenti possono presentare domanda di assegnazione provvisoria e utilizzazione nell’ambito della provincia di appartenenza, ma una volta assegnati ad una scuola devono rimanere presso di essa per almeno tre anni.
Le finalità del vincolo
I docenti, in particolare i neoassunti e i neotrasferiti, stanno esprimendo la loro frustrazione nei confronti di questo vincolo di permanenza triennale. Le crescenti difficoltà economiche e familiari sono tra i motivi principali del loro malcontento.
Le difficoltà economiche e familiari rendono più difficoltoso per i docenti rispettare il vincolo di permanenza, ma al tempo stesso è importante considerare la finalità del vincolo stesso, ovvero garantire la certezza e la stabilità nella programmazione degli organici. Di conseguenza, è importante trovare soluzioni che tengano conto sia delle esigenze dei docenti che delle necessità delle scuole e dell’organizzazione del sistema educativo.
Estensione della fase transitoria a livello europeo
Mario Pittoni, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, ha dichiarato che la questione del vincolo di permanenza dei docenti non è stata ancora risolta e che il Ministero sta facendo la sua parte. In particolare, ha ringraziato il Ministro Valditara e ha dichiarato che si sta lavorando per richiedere un’estensione della fase transitoria a livello europeo e una revisione della posizione di Bruxelles sul vincolo, la cui problematicità è al centro di un’analisi specifica. Pittoni ha rassicurato gli interessati affermando che un primo intervento in linea con le aspettative è in fase di definizione, ma ha chiesto ancora un po’ di pazienza.
La continuità didattica
L’istituto del vincolo di permanenza dei docenti non ha come scopo principale garantire la continuità didattica e il rapporto tra insegnanti e studenti. Infatti, l’articolo 13, comma 5 del Decreto Legislativo n. 59/2017 specifica che il docente può presentare domanda di assegnazione provvisoria e utilizzazione nell’ambito della provincia di appartenenza, nonché accettare il conferimento di supplenza per l’intero anno scolastico per altre tipologie o classi di concorso per le quali ha titolo.
Il vincolo di permanenza, quindi, sembra essere finalizzato soprattutto a garantire la certezza e la stabilità nella programmazione degli organici scolastici. Tuttavia, le modalità di attuazione di questo istituto devono essere valutate attentamente al fine di trovare soluzioni compatibili con le richieste dei lavoratori.
In definitiva, il vincolo di permanenza dei docenti è uno strumento che mira a garantire la stabilità degli organici scolastici, ma è necessario verificare le modalità di attuazione per trovare soluzioni soddisfacenti per tutti gli interessati.