Scuola

Mobilità docenti 2023: trasferimento provinciale, meno posti da sostegno a materia

Sono giorni decisivi per il destino legato alla mobilità dei docenti per il prossimo anno scolastico. Al momento, la normativa racconta che il docente titolare su sostegno ha diritto a richiedere il trasferimento su posto comune unicamente nel caso in cui abbia superato il vincolo di permanenza su questo tipo di posto. Ci sono però dei vincoli ai trasferimenti provinciali e interprovinciali.

In attesa dell’ordinanza

Molto dipenderà dalle decisioni che il ministero prenderà in seguito al parere dell’Europa. Una volta che si procederà al rinnovo del CCNI, sarà possibile prendere visione della relativa ordinanza, che potrebbe cambiare almeno parzialmente le carte in tavola.

Al momento i docenti titolari su posto di sostegno, possono chiedere il trasferimento provinciale e/o interprovinciale su posto comune per il 2023/24. La domanda può essere presentata solo nel caso in cui sia stato superato il vincolo quinquennale di permanenza su tale tipo di posto.

I vincoli

I docenti della scuola secondaria devono anche essere in possesso dell’abilitazione all’insegnamento su posto comune. Un requisito che non è necessario per i docenti dell’infanzia e della primaria, avendo tutti l’abilitazione all’insegnamento su posto comune.

Nel computo totale dei 5 anni di permanenza su posto di sostegno, è possibile includere anche l’anno in corso.

I trasferimenti provinciali da posto di sostegno a posto comune riguardano i seguenti posti:

100% dei posti disponibili per l’a.s. 2022/23
75% dei posti disponibili per l’a.s. 2023/24
50% dei posti disponibili per l’a.s. 2024/25

Niente trasferimento da sostegno a posto comune in caso di esubero provinciale nel posto/classe di concorso richiesta.

I trasferimenti interprovinciali

I trasferimenti provinciali da posto di sostegno a posto comune dei docenti senza precedenza vengono effettuati nella seconda fase del movimenti, quella tra comuni della stessa provincia.

Nei trasferimenti interprovinciali, è preclusa la possibilità di trasferimento da posto di sostegno a posto comune in caso di esubero. Avvengono nella terza fase, quella dei movimenti interprovinciali. Come detto ora si attendono le decisioni che il ministero prenderà in seguito al parere dell’Europa. Solo allora, con il rinnovo del CCNI, entrerà in vigore la relativa ordinanza, che potrebbe apportare novità rispetto alla situazione attuale.